Murano emblema dell'imprevedibilità del mercato. Trapani, mantieni i piedi per terra. Turris, tra dubbi e certezze

24.08.2024 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Murano emblema dell'imprevedibilità del mercato. Trapani, mantieni i piedi per terra. Turris, tra dubbi e certezze
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un focus sulla Turris. Purtroppo vengono confermate le sensazioni negative lasciate in eredità dalla passata stagione: pur non essendo una situazione critica come quella del Taranto, la compagine campana è costretta a mettere in atto un'opera di ridimensionamento, al punto che diversi calciatori sono al passo d'addio quando mancano poche ore ad un esordio che avverrà in un clima surreale. L'addio di Leonardo Menichini, artefice principale di una salvezza miracolosa, lasciava presagire che ci fossero i presupposti per puntare a un campionato quantomeno tranquillo e la dirigenza ha avuto a disposizione un budget decisamente inferiore alla maggior parte delle dirette concorrenti. Certo, sono arrivati anche giovani di prospettiva e non tutti gli esperti cambieranno casacca ma la tifoseria biancorossa sperava nel definitivo salto di qualità dopo una serie di stagioni sofferte, ma vincenti. A Taranto, invece, si sta provando a tornare alla normalità dopo lo scossone delle settimane scorse. Il direttore generale Lucchesi è stato di parola: alla spicciolata stanno arrivando tanti giocatori e, almeno dal punto di vista numerico, c'è la possibilità di lavorare con un gruppo nutrito e composto da giovani magari meno bravi dei top player andati via ma assolutamente desiderosi di mettersi in vetrina in una piazza di spessore assoluto come quella rossoblu. Vedremo se il dg, che ha ereditato una situazione che sarebbe eufemistico definire paradossale e complessa, riuscirà a convincere anche qualche "over" affidandogli le chiavi di uno spogliatoio nel quale Gautieri sta riportando il sereno dopo l'addio di Ezio Capuano. Intanto, all'esordio, sconfitta di misura e di rigore a Giugliano ma gente battagliera fino alla fine e punita soltanto da un episodio. Facendo una panoramica dei tre gironi e partendo proprio dal raggruppamento meridionale, possiamo dire che Benevento, Avellino e Catania sono le favorite assolute per il salto di categoria senza passare per i playoff.
Il Trapani ha speso tanto, il presidente non ha nascosto il sogno di portare i granata siciliani addirittura in serie A, ma fare troppi proclami da neopromossi può essere controproducente e alzare eccessivamente il livello delle aspettative. Piedi per terra e umiltà: queste le due componenti fondamentali per tener testa a formazioni che, ad ora, appaiono comunque più strutturate. Il Foggia inizia a fare sul serio, il blitz notturno per assicurarsi le prestazioni di Murano testimonia la volontà di riscattare un'annata anonima. Certo, la Torres - che lo aspettava per la firma e per le tradizionali visite mediche - non l'ha presa benissimo e i tifosi si sono scatenati sui social.

Comprensibile. Ma le vie del mercato sono infinite e il colpo di scena è sempre dietro l'angolo. Tornando all'aspetto tecnico, appaiono indietro Crotone e Picerno: per i pitagorici altro mercato senza fuochi d'artificio e Scida che rischia di essere sempre più vuoto. La possibile sorpresa? Il Cerignola che, pur con il brivido finale, ne segna 4 in casa della Juventus U23. Il Latina, invece, impatta per 1-1 con la Casertana. Nel girone B l'equilibrio regnerà sovrano, è forse il raggruppamento più equilibrato e imprevedibile di tutti. Ternana, Ascoli, Entella, Spal, Pescara, Perugia: tante squadre dal passato nobile, con tifoserie importanti alle spalle e organici tutto sommato di buon livello per la terza serie. Nei primi 90 minuti da segnalare proprio il colpaccio degli abruzzesi di Baldini al Liberati, mentre la Spal ha rimontato due reti all'Ascoli. Pari tra Pineto e Lucchese, due squadre che dovranno pensare soprattutto alla salvezza. Nel girone A, invece, potrebbe essere un testa a testa tra Padova e Vicenza, con FeralpiSalò (0-0 con il Novara alla prima) e Triestina potenziali mine vaganti e altre realtà senza seguito e con budget scarno che faticheranno ad evitare la retrocessione. Infine un in bocca al lupo alla classe arbitrale che, dopo il raduno e l'incontro con il designatore Ciampi, si appresta a vivere un'altra stagione ad alta intensità. Ricordiamoci sempre che l'errore umano fa parte del gioco e che nessuno scende in campo per sbagliare volutamente. Aiutiamoli a crescere, senza pressioni o polemiche strumentali.