Il fatto della settimana - Thioune, Cuppone e Galletta: crociati...in croce

22.09.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Thioune, Cuppone e Galletta: crociati...in croce
TMW/TuttoC.com
© foto di www.imagephotoagency.it

L'ultima settimana è stata caratterizzata per un - passateci il termine - 'massacro' di crociati. Due protagonisti della nostra amata Serie C hanno avuto infatti diagnosi totalmente nefaste, mentre uno l'aveva già avuta qualche giorno prima, andando anche - in un certo qual modo - a scombussolare i piani delle squadre di appartenenza che dovranno decidere il da farsi per sopperire alle lunghe assenze dei propri calciatori. 

Si è partiti già dieci giorni fa con Elhdji Alioune Thioune, punta classe 2004 in forza alla Virtus Entella. La storia del giovane attaccante senegalese è veramente struggente visto che era appena tornato dall'incubo: nove mesi fuori per un grave trauma patito in Coppa Italia, un infortunio che gli aveva fatto perdere l'intera stagione 2023/24. Appena rientrato - esordio nel 2-1 ligure sul campo del Rimini - non ha fatto in tempo a gioire che si è ritrovato nuovamente a fare i conti con una sentenza infausta. Sottoposto a Villa Stuart agli esami strumentali in seguito al trauma distorsivo al ginocchio sinistro occorso nella gara contro l’Ascoli, gli accertamenti hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore e una lesione al femore del legamento collaterale mediale con interessamento traumatico del menisco interno ed esterno. Thioune è stato già operato. sempre a Villa Stuart, lunedì scorso, dal professor Pier Paolo Mariani. "Forza Papa, ce la farai anche stavolta. Siamo tutti con te!" è stato l'incoraggiamento del club biancoceleste, a cui ci associamo con tutto il cuore.

Dopo di lui è stata la volta di Luigi Cuppone, attaccante classe 1997, punta di diamante del mercato dell'Audace Cerignola che lo aveva annunciato in questi termini: "Prima operazione che vede l’Audace Cerignola, nella propria storia calcistica, acquistare un calciatore da un’altra società professionistica (nello specifio il Pescara, ndr)". I pugliesi puntavano davvero tanto su di lui, che finora era stato fuori al massimo una ventina di giorni per una frattura dell'ulna ai tempi del Cittadella. Ma il 3-1 contro il Giugliano ha sancito la sua assenza dai campi per almeno cinque mesi: le indagini diagnostiche hanno riscontrato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Operazione chirurgica effettuata, mister Raffaele conta di riaverlo a febbraio. E intanto la società monitora Ciccio Caputo, anche se per ora sembra essere più una suggestione che una possibilità concreta, visto che non sembra esserci l'intenzione di intervenire sul mercato per tamponare la lunga indisponibilità dell'attaccante.

Pesante tegola anche la Casertana: in seguito all’infortunio registratosi nel corso del pareggio contro l'AZ Picerno dello scorso 7 settembre, il giovanissimo - è un classe 2005 cresciuto nelle giovanili rossoblù - esterno offensivo Umberto Galletta è stato sottoposto ad una serie di esami strumentali approfonditi che hanno rilevato una “lesione completa al terzo medio del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro”, nonché una “lesione del corno posteriore del menisco mediale”, che lo costringerà a sottoporsi ad intervento chirurgico che verrà programmato nei prossimi giorni. Nei giorni scorsi il ds Trevisan lo aveva definito come "un patrimonio del club", mentre il giovane aveva parlato dell'infortunio dai suoi canali social: "Fa sicuramente male per come era iniziata la stagione, ma quest’incidente di percorso, che mi terrà a lungo fuori dal prato verde, sarà per me da motivazione per ritornare più forte di prima. Ve lo prometto! Ringrazio fortemente la società e i miei compagni di squadra per il supporto ricevuto. Ringrazio tutte le persone che hanno avuto un pensiero per me, in questi giorni difficili. Nonostante le difficoltà avute nel mio breve percorso calcistico, ho sempre dimostrato di non mollare mai, di certo non lo farò ora. Nato per questo!".