Il fatto della settimana - Taranto senza pace. Grave atto intimidatorio ai danni di Giove, tre bombe carta lanciate nella sua villa: auto danneggiata, ma nessun ferito

25.08.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Massimo Giove
TMW/TuttoC.com
Massimo Giove

Tre bombe carta lanciate, una dopo l’altra, con altrettante forti esplosioni, nella notte tra mercoledì 21 e giovedì 22 agosto. Tre boati tanto potenti da far tremare i vetri della villa, situata a Marina di Leporano, di Massimo Giove, dimissionario presidente del Taranto, che lì vive insieme alla sua famiglia, e danneggiare il parabrezza dell'auto del numero uno rossoblù. Uno sconvolgente atto intimidatorio sul quale indaga la Digos e che lancia inevitabilmente un’ombra ostile sull’ennesima crisi del calcio ionico. 

I criminali - perché di atto criminale si tratta - hanno agito con il favore delle tenebre ed hanno lanciato due ordigni all’interno del recinto della villa. Il terzo è stato, invece, scagliato sulla Jeep di Giove, che era parcheggiata all’esterno. Dopo il raid i malintenzionati sono ovviamente fuggiti.

Sul posto sono poi intervenuti gli esperti artificieri e la Scientifica per i rilievi del caso: chiaramente la pista che si batte è quella che porta a scavare nella crisi della società calcistica.

Quando la notizia si è diffusa è stata quindi espressa solidarietà a Giove dal deputato ionico Vito De Palma e dal consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, entrambi di Forza Italia. Così come dalla Lega Pro: "La Lega Pro tutta e il Presidente Marani condannano fermamente l’intimidazione subita la scorsa notte dal Presidente del Taranto F.C. 1927, Massimo Giove, e si schierano contro ogni atto di violenza. Al presidente Giove, ai tesserati del Taranto F.C. 1927 e ai dipendenti del club giunga la piena solidarietà di tutta la Serie C". Per il resto, però, solo il silenzio.

Giove, intanto, non sembra intenzionato a favorire un avvicendamento ai vertici nonostante abbia dichiarato il suo totale disimpegno nei confronti della causa Taranto. In molti vorrebbero, viceversa, un suo passo indietro definitivo, anche perché il futuro del club, al momento, appare tutt’altro che limpido.