Il fatto della settimana - Ancora panchine in subbuglio: due esoneri (Lecco e Perugia), due dimissionari (tutti a Foggia). E quel certificato medico a Taranto...

03.11.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Ancora panchine in subbuglio: due esoneri (Lecco e Perugia), due dimissionari (tutti a Foggia). E quel certificato medico a Taranto...
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Non si placano le rivoluzioni in panchina in Serie C: dei quindici club che hanno finora cambiato allenatore, in due hanno preso la decisione proprio in questa settimana di turno infrasettimanale, mentre il Foggia ha dovuto vivere le dimissioni prima di Capuano poi del già esonerato Brambilla. Senza parlare della situazione difficile di casa Taranto.

Ha cominciato il Lecco lunedì mattina: reduce da quattro ko nelle ultime cinque uscite dopo un percorso netto da inizio stagione, il club bluceleste ha deciso di sollevare dall'incarico Francesco Baldini e tutto il suo staff. Neppure 24 ore ed ecco l'annuncio del suo successore: Gennaro Volpe. Un debutto coi fiocchi quello dell'ex Virtus Entella che, alla sua prima apparizione, ha bloccato il lanciato Alcione Milano, con la terza squadra meneghina che proveniva addirittura da una serie di sei successi di fila. La scelta dell'esonero di Baldini e di affidarsi a Volpe è stata spiegata dal vicepresidente Francesco Aliberti: "Avevamo già sondato il profilo di mister Volpe in estate, siamo convinti che riuscirà a portare l’entusiasmo necessario per dare la scossa. La decisione dell’esonero di mister Baldini non è stata presa a cuor leggero, si è resa necessaria per dare una scossa all’ambiente, allo spogliatoio. Probabilmente è mancata un po’ l’amalgama tra le idee da mettere in campo. Ci siamo accorti che la squadra poteva e può dare molto di più, in linea con quello che è l’obiettivo dichiarato dei playoff, ma sappiamo tutti che questa squadra può arrivare molto più in alto e quindi questa scelta, per quanto dolorosa, ha una speranza".

Ha proseguito, sempre nella mattinata di lunedì, il Perugia: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta casalinga ad opera del fanalino di coda Milan Futuro, secondo ko di fila tra le mura amiche dopo quello contro la Virtus Entella. Che la situazione fosse calda, lo si era capito già domenica sera, visto il dopo gara concitato: i tifosi avevano infatti invito la società a cambiare la guida tecnica e mister Alessandro Formisano era stato oggetto di esplicita contestazione. La società aveva quindi deciso di non mandare il tecnico a parlare in sala stampa. Nel pomeriggio di lunedì subito il nome del successore: Lamberto Zauli, che però - al contrario di quanto accaduto a Lecco - ha esordito con un ulteriore passo falso in casa della vicecapolista Torres. È stato Jacopo Giugliarelli, direttore sportivo del Grifone, a spiegare la decisione maturata: "Voglio ringraziare Formisano, con lui abbiamo condiviso un percorso importante nel club. È un giorno triste dal punto di vista umano e professionale, gli auguro le migliori fortune, merita una carriera importante. Il calcio ha dinamiche semplici, quando non trovi continuità di risultati va da sé che viene purtroppo naturale la necessità di un cambio. In una società di calcio le decisioni sono sempre collegiali. La scelta più coerente e più giusta per me è sempre stata Zauli, per le esperienze pregresse, l’idea di calcio, la conoscenza della categoria e le competenze relazionali”.

Quindi è esploso il caso Foggia: dopo il ko sul campo del Sorrento di domenica sera, mister Ezio Capuano si è infatti presentato ai microfoni dei cronisti sganciando la bomba. "Non ho niente da commentare, mi devo sentire con il presidente che è un galantuomo ma per la prima volta nella storia da allenatore non riesco ad incidere e rimetto il mandato. Non ho mai pensato ai soldi, lo faccio per il bene del Foggia e lo avrei fatto anche se avessimo vinto stasera". Il giorno dopo ha confermato le sue dimissioni irrevocabili in un incontro con il presidente Nicola Canonico che non ha potuto far altro che accettarle: "Il Calcio Foggia 1920 comunica di aver preso atto delle dimissioni di mister Ezio Capuano che, nonostante le interlocuzioni con quest’ultimo, restano irrevocabili come annunciato. Di conseguenza la società accetta le dimissioni senza riserva. Il mister rinuncia a qualsiasi emolumento maturato dalla data di sottoscrizione del contratto sino alla data odierna, dimostrando grande attaccamento ai colori rossoneri e stima verso il club". A quel punto la società rossonera ha virato verso il ritorno del già esonerato Massimo Brambilla, ma senza ottenere il suo consenso tanto che sono giunte anche le dimissioni dell'ex Juve NG: "Il Calcio Foggia 1920 comunica di aver convocato il tecnico Massimo Brambilla per valutare un suo ritorno sulla panchina rossonera. Tuttavia, quest’ultimo ha rifiutato l’incarico e di conseguenza ha rassegnato le sue dimissioni che il club rossonero ha accettato senza riserva. La squadra, in vista dell’imminente match con il Cerignola, è affidata temporaneamente a Mister Zangla". Cosimo Zangla ha quindi guidato i rossoneri nel derby contro l'Audace Cerignola, terminato con un ulteriore ko.

Chiude la nostra rassegna quanto sta accadendo in casa Taranto: mister Carmine Gautieri, infatti, si è praticamente chiamato fuori dalla lotta attraverso la presentazione di un certificato medico, cosa che era accaduta già in estate con il tecnico precedente, Ezio Capuano, fino all'esonero del 16 agosto scorso. "La società Taranto Football Club 1927 comunica di aver ricevuto in data odierna (venerdì 1° novembre, ndr) un certificato medico trasmesso al club da mister Carmine Gautieri e dal suo vice Giovanni Chiaiese. Gli stessi non potranno guidare le prossime sedute di allenamento e non saranno presenti in panchina nella trasferta di Avellino. A guidare i rossoblu nelle prossime sedute di allenamento e nella gara di Avellino ci sarà mister Michele Cazzarò. A mister Gautieri ed a mister Chiaiese, il club rossoblu augura una pronta guarigione". Una mossa che sancisce di fatto la fine dell'avventura dell'ex Triestina in riva allo Ionio, caratterizzata da appena 7 punti conquistati in 12 partite disputate.