Il fatto della settimana - Alessandria in totale confusione: avanti il prossimo?
Avremmo voluto poter raccontare qualcosa di diverso in questa sede, visto che già sette giorni fa questo nostro approfondimento verteva sulle vicende di casa Alessandria, ma lo stato di profonda crisi in cui continua a versare il club mandrogno ci obbliga a proseguire su questa linea.
La settimana dei grigi si era chiusa con la lite tra Quistelli e Stojkovic e il pesante ko casalingo contro il Lumezzane, condito dalle prime voci di un interesse per la società da parte di una coppia di imprenditori (graditi al socio francese Alain Pedretti) con i quali sarebbe giunto il dg Ninni Corda e mister Marco Banchini, e si è aperta con il reintegro di Rinaldo Zerbo, non più nel ruolo di direttore generale ma con mansioni afferenti alla direzione amministrativa, più precisamente - da nota ufficiale - "funzioni manageriali ed amministrative che non riguarderanno l’area tecnica". Lo stesso Zerbo, immobiliarista in Repubblica Ceca, avrebbe - secondo la stampa locale - portato con sé un altro possibile acquirente, una società dall'Est Europa pronta ad acquisire il 15% del 60 attualmente in mano a Benedetto.
Nel mezzo anche l'ipotesi di revocare la concessione dello stadio Moccagatta da parte dell'amministrazione comunale, nello specifico il sindaco Giorgio Abonante e l'assessore allo Sport Vittoria Oneto e le accuse di Ninni Corda contro lo stesso Enea Benedetto, assente all'incontro per la possibile acquisizione della società: "I fatti delle ultime ore confermano che le sue intenzioni sono ben altre - ha evidenziato l'ex Foggia ai colleghi de Il Piccolo. - Da fine luglio chiediamo una documentazione per una due diligence che non ci è stata mai fornita, nonostante le sollecitazioni. Il nostro gruppo vuole intervenire per salvare l'Alessandria, che al momento è un paziente in coma e il medico che lo ha in cura sta sbagliando tutta la cura. Avere chiarezza sui conti è fondamentale, ma il gruppo vuole fortemente rilevare il club anche se consapevole della massa debitoria importante".
Benedetto, dal canto suo, ha gettato acqua sul fuoco dalle colonne de La Stampa per quanto riguarda la vicenda stadio: "Io ascolto sempre con attenzione il Comune e ho assicurato loro la massima diligenza nel garantire la sicurezza dentro lo stadio e negli uffici della sede. Spero che, proprio insieme al sindaco, si trovi una soluzione per il problema del tifoso disabile non collocabile nel Rettilineo. Tengo a precisare che lo stesso problema esisteva già prima della nostra gestione". E sulla cessione totale o parziale della società ha negato di aver ricevuto offerte concrete: "Le offerte si fanno con un accordo di riservatezza bilaterale, quindi con la massima discrezione, non allo stadio e neppure in piazza. Abbiamo aggiunto allo studio dell’avvocato Gioia anche lo studio Cassetta di Torino per dare maggiori possibilità ad eventuali acquirenti, ma nessuno dei due ha mai ricevuto offerte concrete e supportate da un piano sportivo. Nel frattempo dialoghiamo con gruppi internazionali seri e li prendiamo in considerazione, anche se i dossier non sono ancora completi".
A quel punto non ci ha visto più Michele Ciccone, direttore sportivo afferente alla coppia imprenditoriale che avrebbe portato con sé Corda e Banchini, che ai nostri microfoni ha quindi dichiarato: “L’interessamento era reale, non si tratta di fantasie come sostiene Benedetto. Si sono incontrati a Rimini e Di Matteo ha presentato una proposta economica solida. Chiaro che sarebbe entrato solo con l’addio dell’attuale patron. Nessuno vuole fare affari con Benedetto e non è possibile, e nemmeno giusto, che uno giochi con i soldi di un’altra persona. Di Matteo aveva un progetto importante, riportare l’Alessandria in B e io avrei lavorato per lui come direttore”.
Intanto la squadra - che sicuramente risente a livello mentale del clima non propriamente tranquillo - continua a sprofondare e dopo il ko interno col Lumezzane è nuovamente uscita sconfitta dal 'Moccagatta' (0-2 della Pro Sesto): la quinta débâcle di fila ha portato a una dura contestazione da parte della tifoseria, con il presidente Benedetto, però, non presente allo stadio. Sulla questione panchina - visto che la soluzione Vitantonio Zaza nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuta essere temporanea - sembrava dovesse arrivare lo stesso Marco Banchini, con Jonathan Binotto come vice. Ma di certezze in casa grigia è evidente che non ce ne sono, visto che anche il tecnico prescelto ha deciso di declinare la proposta in attesa di un progetto migliore. Eppure nella società mandrogna sembra ci sia ancora ottimismo sulla riuscita della trattativa... chi ci capisce è bravo!
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