Andrea Settembrini ❤ Agnese Bandini

Andrea Settembrini, centrocampista classe 1991 attualmente in forza al Pontedera, con una carriera in crescendo. E che la sua vita ruota intorno al calcio è un dato di fatto perché proprio la sua professione gli ha consentito di conoscere la compagna, la bellissima Agnese Bandini, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore. Una storia curiosa, di quella che però fa ricredere tutte quelle donne che la domenica si lamentano di avere i partner allo stadio. Perché sì, ogni tanto il calcio unisce!
Agnese, come vi siete conosciuti tu e Andrea?
“Io e Andrea ci siamo conosciuti nell’ottobre 2011…allo stadio (ride, ndr). Io ero a vedere la partita di mio fratello che giocava nelle giovanili del Poggibonsi, e Andrea passò dal campo perché, aggregato alla prima squadra, doveva essere al ritrovo per la partenza di una trasferta. Da lì è nato il tutto”.
Quindi non si può certo dire che il calcio influenzi negativamente la vostra vita di coppia…
“No, anzi, stranamente al calcio dobbiamo solo dire grazie. Poi comunque, a esser sincera, a me il calcio piace”.
Vai anche allo stadio?
“Sì, vado molto spesso, soprattutto quando il Pontedera gioca in casa. Prima andavo molto di più, negli anni che Andrea ha trascorso a Poggibonsi andavo sempre anche in trasferta insieme ai suoi genitori, ma ora con il lavoro mi è più difficile spostarmi, nel fine settimana sono sempre impegnata perché lavoro come barman. Però come posso cerco di organizzarmi”.
Da Poggibonsi a Pontedera, solo un’oretta e poco più di viaggio. Ma se Andrea dovesse spostarsi decisamente più lontano sarebbe per te un problema seguirlo?
“Sì, per ora abbiamo trascorso due anni a Poggibonsi, inizierà tra poco il secondo a Pontedera…quindi non mi sono mai posta il problema della lontananza, se poi lui dovesse allontanarsi vedremo. Ma a me piace tanto viaggiare, e mi adatto bene a tutte le situazioni”.
Veniamo invece a cose più “pratiche”. Matrimonio o figli in cantiere?
“(Ride, ndr) Al momento niente di tutto ciò, e il matrimonio non rientra tra i nostri primi pensieri. Magari tra un po’…”.
Ci dici un pregio e un difetto di Andrea come uomo?
“(Attimo di silenzio, ndr) Mia suocera mi sta suggerendo la maniacale precisione che effettivamente contraddistingue Andrea (ridiamo, ndr). Io aggiungo anche che è un po’ testardo, ma poi devo fermarmi qui perché anche lui leggerà l’intervista (e diventa impossibile trattenere una nuova risata, ndr). Però ha anche tanti pregi, è proprio il classico bravo ragazzo, generoso e semplice”.
E’ generoso anche con i regali che ti fa?
“Sì, non posso assolutamente lamentarmi, però quelli materiali non sono per me fondamentali. Mi basta di stare insieme a lui tutti i giorni”.
Un po’ meno generoso nella dedica di goal…
“Diciamo che non è proprio un goleador e il goal che segnò a Poggibonsi lo dedicò a sé stesso. Speriamo nel prossimo...”.
Quale è stato il momento calcisticamente più bello per il tuo compagno?
“La stagione da poco terminata a Pontedera gli ha regalato grandi soddisfazioni, un bellissimo gruppo che ha raggiunto un grande traguardo, sfumato per poco. Ma anche il secondo anno a Poggibonsi umanamente gli ha regalato tanto”.
C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?
“Voglio ricordargli che sono molto orgogliosa di lui per la persona che è e che deve continuare a essere. Deve esser fiero di quello che ha finora fatto perché ogni conquista se l’è sudata e l’ha raggiunta solo con le sue forze”.
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