Foggia, Felicioli: "Rammarico aver raccolto meno di quello che meritavamo"

20.09.2024 14:45 di  Valeria Debbia   vedi letture
Gian Filippo Felicioli
TMW/TuttoC.com
Gian Filippo Felicioli

Gian Filippo Felicioli, difensore del Foggia, è intervenuto in conferenza stampa analizzando questo avvio di stagione che ha visto i satanelli conquistare cinque punti, frutto di una vittoria, tre pareggi e una sconfitta. Le sue parole sono state raccolte dai colleghi di foggiagol.it: “Abbiamo raccolto molto meno di quello che meritavamo; le prestazioni, secondo me, sono state convincenti, forse possiamo recriminare qualcosa per la partita in casa col Monopoli, anche se è stata una partita un po’ strana, perché prendere comunque tre gol dalla distanza non capita tante volte in un campionato. Però credo che nelle altre partite, specialmente anche nell’ultima a Latina, abbiamo creato tanto. Stiamo seguendo i dettami del mister. Cerchiamo sempre di tenere il controllo della palla, il controllo della partita e penso che continuando a lavorare così possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni.

Per quanto riguarda l’aspetto personale sono contento, mi sto trovando bene col gruppo. Siamo tutti bravi ragazzi e bravi giocatori, siamo tutti concentrati su un unico obiettivo e quindi, continuando a seguire i dettami del mister, sicuramente potremmo arrivare lontano. Questa squadra ha un organico di ottima qualità. La cattiveria, nelle prime quattro partite, forse è mancata un po’ sotto porta, perché comunque non puoi pensare di creare in ogni partita 5 o 6 palle gol, quindi quando comunque riesci a produrre così tanto gioco, devi concretizzare. È forse un aspetto sul quale dobbiamo lavorare. Penso che comunque siamo una squadra molto devota al sacrificio, perché abbiamo gli esterni d’attacco che aiutano spesso, anche in fase difensiva. Quindi più che cattiveria, credo che forse negli ultimi 30 metri, nella zona di finalizzazione e di rifinitura, possiamo fare qualcosina di meglio, perché abbiamo qualità importanti.

Dal punto di vista della condizione credo di essere cresciuto molto da quando sono arrivato. Sono arrivato un po’ in ritardo, non avendo fatto la preparazione, perché ero svincolato, allenandomi comunque a casa da solo. Però non è la stessa cosa che allenarsi in squadra. Credo che la mia condizione fisica sia buona e posso ancora crescere. Non sono ancora al 100%, posso fare qualcosina di più, però sicuramente sto reggendo bene i 90 minuti e sto reggendo bene i duelli in campo. Lo staff tecnico ci mette nelle condizioni di arrivare ogni domenica al 100% e quindi bisogna solo continuare a lavorare.

Il ruolo di centrocampista l’ho già ricoperto in passato, per di più nel settore giovanile. Quando poi sono arrivato nei professionisti ho giocato prettamente terzino sinistro o quinto di sinistra in un centrocampo a cinque. In una situazione d’emergenza quello che mi chiede il mister di fare io lo faccio, non c’è nessun tipo di problema.

Noi siamo una squadra che approccia le partite sempre in modo abbastanza aggressivo, sia quando abbiamo la palla e sia quando non abbiamo la palla e questo ci porta sicuramente, nei primi 45 minuti, a creare tanto, a tenere tanto la palla e a schiacciare gli avversari il più delle volte. Ed è lì, che quando tu approcci la partita in modo così aggressivo e costruisci così tanto gioco, devi concretizzare, perché poi ci sono anche gli avversari.

Questo è un girone difficile e non esistono squadre meno attrezzate o squadre che non ti possono mettere in difficoltà, perché qualsiasi squadra ha individualità importanti, quindi io penso che dobbiamo riuscire a sfruttare meglio le occasioni che ci capitano e ad avere più concretezza e più precisione negli ultimi 30 metri, perché è normale che quando tu approcci bene i primi 45 minuti, ci può stare un momento della partita in cui magari hai anche una flessione un po’ fisica, perché credo sia anche abbastanza fisiologico.

Questo è un girone complicato, perché tutte le squadre sono attrezzate e se non mantieni sempre la spia accesa chiunque ti può mettere in difficoltà, però penso che non sia un problema fisico, anche perché siamo una squadra che corre tanto, sia in fase di possesso che in fase di non possesso, quindi credo solo che ci siano un paio di cose da aggiustare: essere un po’ più cattivi e aggressivi negli ultimi 30 metri, per far sì che poi magari le partite possano essere indirizzate in modo diverso.

Il Benevento è una squadra forte, come lo sono tutte in questo girone. È difficile trovare una squadra che sia poco attrezzata e che non ti possa mettere in difficoltà. Sicuramente per noi è un rammarico aver raccolto meno di quello che meritavamo, perché comunque i tifosi ci sono sempre vicini e ci spingono sempre ed è giusto che pretendono risultati importanti, perché comunque la squadra è una squadra forte e di qualità. Io penso che siamo sulla strada giusta e continuando a lavorare così, secondo me, potremmo davvero toglierci delle grandi soddisfazioni. C’è solo da continuare a seguire quello che ci dice il mister e rimanere compatti e prima o poi sono sicuro che i risultati arriveranno.

Quando ero bambino giocavo esterno d’attacco, quindi attaccante. Il giocatore al quale mi ispiravo era un po’ il primo Bale del Tottenham. Poi, quando sono stato arretrato a terzino sinistro, sicuramente Maldini che è stato l’interprete più grande in quel ruolo nella storia del calcio e quindi penso che sia impossibile non prendere lui come esempio.

Credo che la spinta del pubblico in casa per noi sia fondamentale, tant’è che noi in tutte le partite che abbiamo giocato in casa siamo sempre partiti molto forte. Forse la partita col Monopoli è stata una partita un po’ strana. Diciamo che il risultato così ampio ha un po’ mascherato quello che è stata realmente la partita, nel senso che non è stata sicuramente la nostra miglior prestazione quest’anno, però dal mio punto di vista non è stata nemmeno una prestazione così disastrosa, nel senso che hai preso 3 eurogol che in un campionato credo possa succedere una volta ogni 5 anni di perdere una partita così. E sicuramente il fatto di aver preso quattro gol in casa ha mascherato un po’ quella che è stata realmente la partita. Io credo che il nostro stadio invece sia la nostra arma in più e l’abbiamo dimostrato anche col Trapani, perché siamo partiti subito forte e anche lì abbiamo messo sotto una delle squadre decantate come la possibile vincitrice del campionato. Quindi non penso assolutamente che sia un problema psicologico, è stata secondo me solamente una casualità.

Da parte nostra c’è rabbia e c’è voglia di andarci a riprendere a Benevento quei punti che abbiamo già lasciato col Trapani e a Latina e la prepareremo come tutte le altre partite, nel senso che sappiamo il valore dell’avversario, ma sappiamo benissimo anche il nostro di valore. Sappiamo che, se facciamo le cose fatte per bene, possiamo mettere in difficoltà chiunque, quindi la stiamo preparando con serenità, seguendo quello che ci dice il mister, preparando ogni singolo dettaglio e poi andremo lì e ce la giocheremo come sappiamo fare”.