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Ds Giugliano: "Avventura affascinante, grande entusiasmo della proprietà"

02.07.2024 11:40 di  Antonino Sergi   vedi letture
Ds Giugliano: "Avventura affascinante, grande entusiasmo della proprietà"
TMW/TuttoC.com

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore sportivo del Giugliano Domenico Fracchiolla. Queste le sue parole: 

Riparte dal Giugliano, come nasce questa scelta?
“È un’avventura affascinante, torno al sud dopo gli anni al Lecco. Mi ha convinto subito l’entusiasmo la proprietà, c’è voglia di fare e ciò che mi ha spinto è l’entusiasmo che ho sentito fin da subito. Non è solo un discorso economico, c’è stabilità economica, ma servono anche le idee e qui ci sono”. 

Cosa si aspetta dal prossimo campionato?
“A livello di piazze il girone C equivale alla Serie B, poi i giocatori sono più o meno sempre gli stessi. I programmi di un club bisogna seguirli a prescindere dai competitor, mister Bertotto lo scorso anno ha dimostrato di poter far bene con i giovani ed è quello che continueremo a fare anche quest’anno”. 

Su cosa deve puntare sul mercato. Serve qualche colpo in particolare?
“Noi abbiamo 24 contratti e solo due under, uno dei quali partirà. Il primo obiettivo è cedere qualche giocatore e poi investire sugli under. Abbiamo preso Scaravalli dal Genoa e Masala dal Pescara a titolo definitivo, continueremo a prendere under perché faremo minutaggio e perché ne devono giocare almeno tre, ne cercheremo sette-otto forti con cui puntellare la rosa”. 

La presenza della Juventus nel girone C cosa comporta da un punto di vista economico, gestionale e tecnico?
“Faccio una premessa, io sono favorevole alle seconde squadre per una serie di ragioni. Le seconde squadre sono importanti perché prima di tutto sono realtà sostenibili, non si possono vedere squadre che a metà anno non hanno la forza economica per andare avanti. Il secondo motivo è legato alla spinta che queste squadre porta alle altre. Le big tolgono giocatori cedibili in prestito e questo obbliga le altre società a fare scouting e patrimonializzare i propri giovani. La Juventus poi dal punto di vista ambientale avrà un effetto importante e giocare al nord favorirà molto anche noi perché molti scout lavorano al nord”. 

Crede che tre seconde squadre siano un numero giusto?
“Credo che il sistema ha dimostrato che ci siano delle difficoltà, non si è iscritta solo una squadra ma ci sono tante difficoltà e lo dimostra il mercato bloccato di questi giorni. Le 60 squadre attuali sono difficili da sostenere, credo che un’apertura più ampia alle seconde squadre sia necessaria, anzi per me ci vorrebbe un’apertura totale. Questo spingerebbe i club a patrimonializzare perché prendere in prestito i giocatori alla lunga non porterà a nulla. È inutile nascondersi, i giovani in C giocano solo per il minutaggio, altrimenti non giocherebbero. I giovani andrebbero presi a prescindere, è normale che se ci fossero più seconde squadre ci sarebbero meno giovani bravi a disposizione e lì dovresti lavorare sui giovani nelle serie minori e sul tuo settore giovanile”. 

Cosa si può fare per trasformare la Serie C nel palcoscenico perfetto per i giovani che giocano poco in Serie A e in Serie B?
“Ci sono tante dinamiche nella Serie C, ci sono grandissimi club con forze economiche importanti, ci sono ottimi club con un’economia solida e poi quei club che devono risparmiare anche sui mille euro. Bisogna fare un discorso di sistema, se facciamo giocare i giovani in C e non li facciamo giocare in Serie B o in Serie A allora poi il giovane si perde. Sei bravo finché rientri nella categoria degli under, quando esci dall’età o hai la fortuna e la bravura di esplodere come Folorunsho che ho avuto a Francavilla, oppure ti perdi”. 

Da chi dobbiamo aspettarci un exploit come quello della Juve Stabia nel girone C?
“Ai nastri di partenza partono davanti tante società importanti, quello che si dice in estate non viene quasi mai proposto durante l’anno. Sicuramente Benevento, Catania, Trapani e Avellino partiranno molto avvantaggiate per una questione di budget, poi ci sono realtà come Crotone e Cerignola che potranno fare molto bene. In questo momento però Benevento e Avellino le vedo avanti”.