Pres Ternana: "Scintilla che fa vibrare stadio non si è vista. Giocattolo logorato"

Nonostante il cambio in panchina - da Abate a Liverani - la Ternana cade per la seconda volta di fila e questa volta in casa contro il Carpi, sprofondando a 8 punti dalla capolista Virtus Entella, che a tre giornate dal termine del campionato ha oramai la promozione in B in tasca.
“La scossa non è arrivata? Il risultato dice questo. C’è poco da dire. Ho visto una squadra che ce l’ha messa tutta. Sapevamo che in questo momento l’importante era provarci fino all’ultimo. È andata così. C’è tanto da recriminare. Al momento è questo”: così Stefano D’Alessandro presidente della società rossoverde al termine del match, come raccolto dai colleghi di TernanaNews.
"Se seguo la narrazione che è stata fatta fino adesso, anche leggendo i giornali in questi due o tre giorni, siamo la squadra che stava facendo al di sopra delle proprie possibilità. Ora sono due le cose: o siamo andati al di sopra delle nostre possibilità, oppure se mi chiedete che adesso è difficile vuol dire che bisogna preparare la gente e che la squadra poteva fare di più. Sapevamo che ci sarebbe servito un miracolo. Oggi pronti via a Campobasso 0-2. Prima ho avuto un confronto con un gruppo di tifosi. Mi è stata fatta una domanda, la risposta che ho dato è che tutti se la vogliono giocare. Oggi sembrava il secondo tempo della partita di domenica a livello ambientale. Mettiamoci un punto, tutti. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Oggi si fa fatica però. Allora è mezzo pieno perché ci sono i playoff”.
Il ricorso al Tar diventa una scelta politica più che legata alla classifica: "Non perdo verve. Secondo me se si prende una linea di principio va portata avanti e non solo a convenienza. A questo punto la convenienza la faceva da padrona. Oggi no. Vale però quanto ho detto l’altro giorno. Stiamo scontando qualcosa riferito all’anno scorso e chiuso. Io ho pagato prima che arrivasse il riferimento. Proprietà diversa, arrivata, pagato. Compro il 25, il 26 all’ora di pranzo ho saldato. È una battaglia che porterò avanti anche se dovessi arrivare al Consiglio di Stato".
Con il cambio di tecnico ci si aspettava la scossa: "La scintilla che fa vibrare lo stadio non si è vista altrimenti staremmo a raccontare un altro film. Tutti ci aspettavamo qualcosa di più. Il primo tempo è andato abbastanza bene. Il portiere loro ha fatto un paio di salvataggi. Adesso però c’è il tempo per capire se bastava questo per accendere la scintilla oppure c’è altro. Adesso c’è una settimana piena del mister per analizzare tutto anche la condizione atletica legata pure al primo caldo. Il lato positivo di tutto questo è che ci mette nella condizione di arrivare meglio ai playoff".
Questo giocattolo che funzionava tanto bene dove e quando si è rotto? "Il giocattolo non si rompe, nel tempo si è logorato. In questa stagione ci sono stati molti momenti in cui il giocattolo si è inceppato ed è ripartito. Non si è rotto a Lucca o oggi. Nemmeno nel derby. Derby, Lucca e Carpi se vogliamo prendere le ultime tre sono quelle che ci hanno staccato dalla rincorsa. Se vediamo le ultime prestazioni erano calate di peso".
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