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Trento, Piazzi: “Sappiamo che possiamo superare il decimo posto”

25.06.2024 11:10 di  Redazione TC   vedi letture
Luca Piazzi
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Luca Piazzi

Luca Piazzi, direttore operativo del Trento, ha parlato ai microfoni di Tmw Radio. Queste le sue parole durante il suo intervento nella trasmissione 'A Tutta C'.

Lei dal 2009 al 2017 ha vissuto la parentesi come direttore generale del Südtirol. Cosa si porta dietro di quell’esperienza?

“Sono stati otto anni belli e formativi, sono cresciuto insieme con il club. Il primo anno inaspettatamente abbiamo vinto la C2 e poi negli anni successivi abbiamo sempre mantenuto la categoria, raggiungendo per quattro volte i playoff. Quando poi sono andato a Parma la società ha fatto il salto di qualità, con lo sviluppo dello stadio e del centro sportivo. La loro è stata una crescita lenta ma costante che li ha portati a fare due ottimi campionati di B”.

Quanto del modello Südtirol può essere trasposto a Trento?

“Credo siano mondi molto simili, anche qui si può creare un buon rapporto con la provincia. Credo che il processo possa essere imitato, anche se il successo nel calcio è un mix di tanti fattori”

In quegli anni ha visto alternarsi in panchina allenatori del calibro di Stroppa, Vecchi e Viali. Quale dei tre assomiglia a Tabbiani?

“Io ho un buon rapporto con tutti e tre, ma forse quello con cui sono rimasto più in contatto è Vecchi. Per noi Tabbiani è un allenatore con un’idea di gioco chiara e codificata. Direi è un po’ un mix tra questi tre, a me piace molto a livello calcistico e di leadership”.

Dopo il Südtirol è andato a Parma come responsabile del settore giovanile. Quando ha lasciato nel 2022 si aspettava che molti dei giovani di allora avrebbero trovato spazio in prima squadra? 

“Vedere dei ragazzi che hanno fatto una crescita del genere è bello. È stato il frutto di un lavoro e di una mentalità sviluppata nel tempo. Ciò che mi ha colpito di Krause è stata proprio la visione chiara di come sviluppare il club, anche per lo sviluppo dei giovani. All’inizio chiaramente qualche scelta l’ha sbagliata, ma tra qualche anno il suo sarà un club modello”.

Il Trento è in perenne scalata da tanti anni. Per la prossima stagione vi date un obiettivo minimo?

“Sappiamo che possiamo migliorare il decimo posto. Il nostro obiettivo è darci una filosofia che ci permetta di crescere. Serve poi anche la sostenibilità finanziaria. Noi lavoreremo in questa direzione e col tempo potremo diventare una realtà importante”.

Per il mercato quanto c’è di vero sull’interesse nei confronti di Francisco Sartore?

“Sono sincero, Tabbiani giocherà con il 4-3-3, ma da direttore operativo non mi occupo di mercato”. 

Per tanti anni ha lavorato a Bolzano con Fischnaller, quest’anno protagonista con la Torres. Si aspettava una carriera diversa da parte sua?

“Per me poteva fare molto di più. Ora forse ha raggiunto la maturità un po’ in ritardo, ma mi è sempre piaciuto per la personalità e per il carattere. È una prima punta atipica, ma è forte di testa e sa calciare con entrambi i piedi. Ci ho lavorato per sette anni e ora sono contento che stia facendo cose importanti. Se dovesse andare in B potrebbe dire la sua”.