Top & Flop di Pergolettese-AlbinoLeffe

19.01.2025 18:48 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Simone Potop, TOP AlbinoLeffe
TMW/TuttoC.com
Simone Potop, TOP AlbinoLeffe

Certe partite fanno giri immensi e poi ritornano dove tutto ha avuto inizio. Pergolettese-AlbinoLeffe ha avuto inizio da Potop, un gol estemporaneo dopo pochi minuti di gioco. Ha proseguito per Tonoli, un bel mancino sul primo palo, altro tentativo piuttosto isolato. Ed è finito al minuto 92' ancora con Potop, quando lo stesso AlbinoLeffe dava la sensazione di accontentarsi di un pari che sarebbe calzato piuttosto bene nel gennaio di Lopez. Invece no, non è vero che i pareggi sono tutti scritti perché c'è sempre qualcuno a cui i piccoli passi non vanno bene. E' stata una partita strana, fatta di tante fasi, fasi in cui hanno segnato le squadre che in quel momento sembravano un po' alle corde. Una gara in cui la Pergolettese aveva prodotto quell'1% che non ti fa dire "cinquanta e cinquanta". Una gara di C: non completamente sincera, ma chi ha detto che in serie C è solo razionalità? C'è sempre l'episodio e anche gli episodi, in ogni caso, bisogna essere in grado di gestirli.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questo pomeriggio allo Stadio "Giuseppe Voltini" di Crema. TOP fuori concorso: l'arbitro, il Sig. Ferdinando Emanuel Toro di Catania. Ha un approccio molto inglese che sviluppa in maniera uniforme lungo tutto il corso della partita. Diversi suoi colleghi, negli ultimi tempi, confondono la personalità con la smania di protagonismo: più sono incerti, più diventano teatrali. Di lui, invece, non ci si accorge mai. Eppure falli ne ha fischiati, eppure i cartellini non sono rimasti nel suo taschino. E quindi, per deduzione, questo fischietto siciliano deve essere proprio bravo.

TOP:

Tonoli - una squadra che vale qualche punto in più (Pergolettese): è stata indubbiamente il pomeriggio dei difensori goleador, è questa la prima immagine che balza all'occhio dopo una partita che ha visto tante facce, tanti bracci di ferro, tanti duelli individuali. Quinto gol per questo prodotto dalla provincia bergamasca (ma non Zanica bensì Virtus Bergamo) che, da terzino destro, ha pensato bene di segnare con il mancino. Avere compiti difensivi (che questo classe 2002 passato anche dall'Inter svolge con buona applicazione) e riuscire a vedere così bene la porta è senza dubbio un tratto distintivo molto apprezzato dagli addetti ai lavori (lo stesso discorso si potrebbe fare, dall'altra parte, per Borghini che, seppur più maturo, ha la stessa "duplice attitudine"). Sarà un nome per l'estate, con questa costanza realizzativa è inevitabile. Bene la Pergolettese nell'approccio e nella perseveranza dopo aver raggiunto il pareggio. E c'è anche una traversa scheggiata. Senza l'episodio finale, ai punti forse avrebbe anzi meritato qualcosa di più proprio la squadra di Curioni. Che, ad ogni modo, ha messo in campo una squadra "sensata" nel classico 4-3-3 gialloblu che resiste negli anni al pari del 3-5-2 bluceleste. E' una sconfitta che nei modi e nelle tempistiche fa male. Ma, a volte, 0-0 per nulla lottati sono più deleteri. ZERO PUNTI MA SI RIPARTE DA "QUALCOSA"   

Potop nome palindromo. E infatti segna all'inizio e alla fine (AlbinoLeffe): scena tutta sua. Meritatamente. Meritatamente perché Simone Potop sta diventando un leader silenzioso, prendendo le redini del pacchetto arretrato e diventando perno inamovibile in un terzetto qualitativamente di buon livello. E dunque ci vogliono ogni tanto questi gol "inconsueti" perché non di solo minutaggio vive l'uomo. E il fatto che l'AlbinoLeffe trovi due reti da un difensore nel giorno dell'assenza di Zoma significa che è un AlbinoLeffe di cui ancora non conosciamo realmente le potezialità ma del quale possiamo già dire che è stato costruito bene (ma Obbedio è D.s. vecchio stampo, di quelli che purtroppo non ne fanno più). E poi questo 1-2 ci dice un altro aspetto-chiave di cosa è oggi l'AlbinoLeffe. Il lavoro e l'applicazione, perché quella punizione di Fossati che va a interpellare ognuno dei tre difensori non nasce alle 16.47 di domenica ma nel corso della settimana a Zanica. Quella di oggi è una gara che segna una stagione. Non per la Pergolettese che ha tante altre occasioni per mettere in mostra le proprie qualità (che ci sono) ma per l'AlbinoLeffe sì. Al netto della scaramanzia, la salvezza è e deve essere argomento già archiviato (e a metà gennaio non è cosa da poco). Perché i seriani sono una squadra da quarto-quinto posto, ed è lì che bisogna fissare la nuova asticella. 19 GENNAIO, SNODO CRUCIALE. INDIETRO NON SI TORNA

FLOP:

L'attacco-la beffa finale (Pergolettese): partita complicata per il terzetto offensivo cremasco perché i dirimpettai sono gente tosta, a volte anche troppo (Boloca e il suo piede sempre troppo alzato). Albertini almeno si è segnalato per un cross interessante, ma Parker e soprattutto Basili hanno faticato e non poco nel corso di tutta la gara. Però fino al minuto 92 non vi sono state grandi colpe, con un pareggio sostanzialmente giusto e meritato che stava per essere portato a casa. E' arrivata questa leggerezza finale, anzi due leggerezze, visto che gli allenatori si arrabbiano quando si concede una punizione da posizione interessante a tempo ormai scaduto. Troppi tocchi poi concessi ai giocatori blucelesti prima della correzione finale di Potop, lasciato solo sul secondo palo esattamente come era stato lasciato indisturbato anche nel gol di apertura. Insomma, niente drammi ma di lavoro ce n'è. UN CAMMINO TRA SEGNALI INCORAGGIANTI E PASSI INDIETRO. E' LA SERIE C, BELLEZZA!

I tre sostituiti-qualche pausa di troppo (AlbinoLeffe): è chiaro che un gol decisivo allo scadere divide da solo il mondo tra il bene e il male. Inevitabile. Compito della settimana è andare un po' oltre questa sbornia emotiva per ricordarsi che non è stato il migliore AlbinoLeffe visto anche negli ultimi tempi, complice anche le assenze che si concentrano tutte nel reparto avanzato. Una "Celeste" partita titubante che ha trovato il gol alla prima occasione e che poi sostanzialmente ha cercato di agire di rimessa, prima e dopo il pareggio di Tonoli. Ci sta, in troppe occasioni (clamorose quelle di Lumezzane e Trieste) si è parlato di un AlbinoLeffe convincente che è rimasto beffato proprio nel tempo di recupero, AlbinoLeffe che nei minuti finali ha perso circa trecento punti tra una ingenuità e una sfortuna cieca. E per una volta non è stato così. E' stato il contrario. E sai che non si sta poi così male? Curioso, ma anche significativo, il triplice cambio di Lopez nel corso dell'intervallo: segnali che Astrologo, Capelli e Giannini (il primo sostituito con motivazioni forse anche tattiche, gli altri due effettivamente piuttosto inconcludenti) devono saper cogliere. MO CE RIPIGLIAMM' TUTT' CHELL CHE E' O NUOST