Renate, Adamo: "Fondamentale invertire il trend, abbiamo visto segnali"
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Se perdi sei partite di fila, l'ultima delle quali al minuto 92, l'unico cosa da fare è smettere di perdere. In qualunque modo, ma la parola d'ordine è "fermare l'emorragia".E così il Renate ha fatto. Non poteva farlo attraverso una partita convincente, non ha la "Pantera" in questo momento le forze. E poi i derby sono "brutti" per definizione. E dunque bentornato "1-0". Quel 1-0 stile "minima spesa, massima resa" che alla fine sembrava stucchevole, quando non c'è finisce che lo rimpiangi. Contro il Lecco è stato 1-0, gol di Calì nella ripresa: una zolletta di zucchero se la mangi in continuazione quasi ti rimane sullo stomaco, ma se l'amaro dura dal 21 dicembre scorso, allora viva l'1-0 striminzito, viva un tiro un gol, viva una partita davvero brutta. E' una vittoria fondamentale perché ora il Renate può allenarsi con un po' meno di angoscia, cercando di migliorare tutti gli aspetti che ancora non vanno bene, primo tra tutti l'assicurare rifornimenti alle punte.
Con Luciano Foschi impossibilitato per problemi famigliari a presenziare in sala stampa, tocca a Gioacchino Adamo spiegare come sta la "Pantera". Lui, lecchese ben piantato a Lecco, giocatore in passato del Lecco che da anni rappresenta la continuità tecnica in casa Renate: per nessuno dei presenti al "Mino Favini" è stato derby più che per Adamo. Una sala stampa amica, sia da parte dei taccuini brianzoli sia da parte delle testate lecchesi: Gioacchino, del resto, è per sua natura un mediatore. La parola "dividere" non è nel suo vocabolario.
"Era una situazione davvero difficile perché le sei sconfitte consecutive non solo hanno compromesso la nostra classifica da quarti che eravamo ma hanno eroso le nostre certezze" inizia così l'analisi del vice di Foschi. "L'obiettivo era interrompere questa striscia negativa, una striscia nella quale non sempre avevamo fatto così male ma, alla fine, contano sempre i risultati. Oggi (ieri, ndr) abbiamo cercato di lavorare innanzitutto sul palleggio e, in questo senso, abbiamo notato miglioramenti rispetto alle ultime uscite: è importante fare gioco perché poi abbiamo anche le pedine per provare una giocata individuale. E' chiaro che il risultato, finalmente e anche meritatamente positivo, non cancella le nostre criticità, criticità di cui siamo ben consapevoli. Siamo una squadra che segna poco e dobbiamo sempre tenere conto di questo dato, cercando ovviamente di provare a invertire la tendenza. Senz'altro un aspetto importante per noi è il graduale recupero di Gianluca (Esposito, ndr), la sua ritrovata confidenza con il campo dopo il lunghissimo infortunio aiuterà noi a gestire meglio la palla e a servire così i nostri attaccanti con più continuità. Contro il Lecco, in questo senso, abbiamo notato segnali incoraggianti, il centrocampo a tre in questo momento ci offre le garanzie migliori: abbiamo provato a giocare, non sempre c'è la continuità, ma ricordo che in altre occasioni avevamo proprio rinunciato a gestire la palla. Ripartiamo a lavorare da qui, con un pizzico di tranquillità in più, sapendo che la classifica che abbiamo è quella che, in questo momento, meritiamo".
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