Padova, Andreoletti: "Volevamo mantenere un discreto vantaggio sulla 2ª"

11.11.2024 23:00 di  Valeria Debbia   vedi letture
Matteo Andreoletti
TMW/TuttoC.com
Matteo Andreoletti

Ennesima prova di carattere del Padova che ha battuto questa sera 2-1 il Novara ed ha riportato a sette punti le lunghezze di distanza dal Vicenza. Ai microfoni di Raisport è quindi intervenuto mister Matteo Andreoletti: "La capolista si conferma? Sapevamo che era una partita molto complicata, il Novara è un avversario difficile, non mi aspettavo avesse un atteggiamento così rinunciatario nel primo tempo, giocavano 11 dietro la linea della palla ed era diventato complicatissimo trovare dei pertugi. Ma abbiamo mantenuto l'equilibrio e al tempo stesso non ci siamo sbilanciati. Peccato per il 2-1 perché abbiamo rischiato di comprometterla visto che fino a quel momento eravamo in totale controllo e non avevamo preso un tiro in porta, rischiare di pareggiare una partita come questa mi sarebbe dispiaciuto.

Dalla panchina spesso ti fai prendere dal momento, ma il gruppo sta facendo qualcosa di incredibile per qualità e spirito, c'era la voglia di vincere perché la prossima non la giocheremo per i nazionali dell'Atalanta. Volevamo mantenere un discreto vantaggio sulla seconda (il Vicenza che non viene nominato, ndr), ci tenevamo tanto e di fronte ad una prestazione come quella del primo tempo rischiare di comprometterla sarebbe stato un delitto.

Il Novara ci ha dato filo da torcere nella ripresa? Quando entra un certo tipo di attaccante, vai in sofferenza sulle palle inattive. Ma penso che per il gioco effettivo e le occasioni da gol, non ricordo una parata di Fortin e questo la dice lunga sulla prestazione dei ragazzi non solo sulla fase di possesso ma anche sulla fase difensiva.

Cosa mi è piaciuto? Lo spirito con cui stanno affrontando le partite, siamo primi in classifica, abbiamo fatto tante vittorie e penso tutte con merito, questo è figlio del lavoro settimanale. Ad oggi non abbiamo sottovalutato una partita e il rischio c'è obiettivamente perché ti senti bravo, forse anche più bravo di quello che realmente sei, ma alleno un gruppo straordinario che non sottovaluta neppure mezzo allenamento quindi mi stupirei se sottovalutassero le partite. Per fortuna ciò che ci contraddistingue è il buon fraseggio abbinato alla determinazione sulle seconde palle, sui contrasti e nella voglia di non prendere gol. Lì escono le qualità tecniche e morali: da questo punto di vista sono molto fortunato perché il mio gruppo è fatto di grandi uomini non solo di grandi calciatori".