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Pesoli: "Bene il Rimini, Ascoli delusione. Pescara ha una marcia in più"

07.10.2024 14:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
Pesoli: "Bene il Rimini, Ascoli delusione. Pescara ha una marcia in più"
TMW/TuttoC.com

Emanuele Pesoli, ex calciatore e tuttora allenatore, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, durante il programma A Tutta C.

Il Pescara continua a vincere, che bilancio fa dell’ottimo avvio di campionato degli abruzzesi?
“Innanzitutto la piazza di Pescara ha tifosi passionali, che tengono alle radici della propria maglia. Tifano dal primo al novantesimo minuto e riescono a spingere la squadra. Hanno una marcia in più, io li ho vissuti sia da calciatore che da allenatore“.

Baldini ha trovato un territorio fertile per le proprie idee?
“Si è creata subito una stupenda mentalità. Il mister è molto bravo, è uno di quegli allenatori che ha nelle proprie corde il riuscire a coinvolgere tutti. Si può veramente creare un’alchimia in grado di fare la differenza”.

Cosa la sta colpendo a livello tecnico di questa squadra?
“La squadra è completa e tutti ragionano l’uno per l’altro. C’è sempre la corsa in più per il compagno e c’è un equilibrio importante. Hanno la capacità di non abbassare la testa, infatti anche ieri dopo il pareggio subìto hanno subito risposto con il gol. A differenza degli altri anni ragionano come un blocco unico”.

La squadra funziona anche a livello difensivo.
“Sanno difendere. Quello che salta all’occhio è che la squadra sta bene in campo e ha sempre le distanze giuste. La difesa sta facendo un grande campionato e in più sta facendo bene Brosco, che sta finalmente dimostrando il proprio valore e sta portando esperienza. Quando poi alle spalle c’è una sicurezza come Plizzari si possono creare cose interessanti”.



Tra le rivali c’è la Ternana, con Abate che sta portando qualcosa di importante. Come li ha visti?
“Abate ha una grandissima esperienza da calciatore, il che può aiutare nel rapporto con i giocatori. La Ternana è la principale antagonista del Pescara e ha dei valori inestimabili a livello di rosa. Può avere una crescita importante”.

Chi la ha sorpresa di più in negativo e chi pensa che possa risalire per competere in alto?
“Una buona realtà che sta lavorando bene negli ultimi anni è il Rimini, che ha in squadra buonissimi giocatori di categoria, fondamentali in un campionato come questo. La delusione al momento è l’Ascoli, dove c’è tanta confusione. Ha una rosa competitiva ma non riesce a trovare una quadra, in più c’è stato l’esonero di Carrera, poi la gara con Ledesma in panchina e ora Di Carlo”.

Nel Girone B c’è poi il Milan Futuro, che sta faticando non poco. Che idea si è fatto dei rossoneri?
“Essendo una rosa giovane ha bisogno di lavoro e di conoscenze della categoria. Non possiamo aspettarci che, nonostante giocatori di assoluto talento, possano incidere nell’immediato. È una squadra che va attesa, come la Juventus Next Gen, che l’anno scorso era partita tentennando, ma che poi ha centrato i playoff”.

La Serie C si conferma un campionato in crescita?
“Sì, è un campionato di buon livello, dove c’è un ottimo ritmo e dove l’esperienza fa la differenza. Anche la Juventus infatti ha giovani di grande livello, ma è puntellata con giocatori di esperienza, come Fabrizio Poli, che ha giocato con me a Carpi. Sicuramente i giovani vanno fatti crescere, ma vanno accompagnati da una chioccia e non mandati allo sbando”.

Al momento il Girone C appare come quello più confuso rispetto alle aspettative. Che idea si è fatto al riguardo?
“È un girone difficile, dove incide molto il fattore campo. Alla lunga però la qualità della rosa fa la differenza. Penso infatti che Trapani possa andare molto spedita verso le posizioni alte della classifica. Anche Avellino con il cambio di allenatore e con il ritorno di un po’ di entusiasmo, può risorgere. C’è poi il Foggia stesso con mister Capuano, che è un grande motivatore e che può legare tifoseria e squadra per spingerla ad una crescita. Detto ciò siamo ancora all’inizio, è ancora presto ed il campionato è lungo. Bisogna ragionare partita dopo partita per arrivare più lontano possibile”.