Giovanni Conversano: "Dal Lecce a Uomini&Donne: vi racconto la mia storia fra calcio e televisione"

Da ragazzino, quando era un promettente centrocampista della Primavera giallorossa, andò addirittura in panchina in Serie B in occasione di un Vicenza-Lecce. Quando militava in Serie C al Castel di Sangro un grave infortunio ha compromesso la sua carriera. La ripartenza dalla Serie D non ha sortito gli effetti sperati, neppure durante la partecipazione al Reality-show calcistico "Campioni" nelle fila del Cervia. Così Giovanni Conversano ha messo da parte il sogno calcistico per tuffarsi nel mondo televisivo, dove è stato protagonista di diverse trasmissioni fra cui "Uomini&Donne". Ai microfoni di Pianeta Lecce Tv il salentino ha raccontato la sua storia:

"Non ho continuato nel calcio perché sono convinto che quando non puoi vivere come pensi, devi pensare a come vivere. E' una frase di Don Mimmo Cataldo. Ero arrivato a 24-25 anni e ancora giocavo in serie D per una serie di scelte sbagliate perché dalla C1, dove sono stato con Iacquinta, Bernardi, Confalone, gente che oggi gioca o ha giocato in serie A o B, io mi ritrovai fuori dai giochi per un brutto infortunio perché contro il Catania mi ruppi il crociato e poi una serie di scelte sbagliate personali mi portò ad andare a giocare in serie D con la convinzione di poter poi risalire. Andai prima a Brindisi, poi a Casarano. Non fu così semplice tornare a giocare nel calcio che contava e quando mi fu data l'opportunità televisiva pensai che potesse essere un modo per potermi riproporre al pubblico dopo la parentesi dell'infortunio. Dopo Campioni mi resi conto che la restituzione al pubblico era diametralmente opposta e, di conseguenza, quando poi mi fa proposto di partecipare al programma televisivo di Maria de Filippi feci una valutazione veramente speculare e capii che era arrivato il momento forse di prendere una strada diversa. Ero un profano dell'ambiente televisivo, quindi direi che mi è andata bene".