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Gentilini: "Triestina, il gesto di Clotet denota un forte nervosismo"

11.11.2024 11:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
Gentilini: "Triestina, il gesto di Clotet denota un forte nervosismo"
TMW/TuttoC.com

L’allenatore Augusto Gentilini è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, durante la trasmissione A Tutta C, per analizzare il momento della Triestina.

Mister, lei che conosce bene l’ambiente Triestina. Come si esce dalla situazione attuale?
“È allucinante una situazione del genere, soprattutto dopo esserci passati nello scorso campionato. Si pensava si dovesse fare un campionato di vertice, mentre ora ci si ritrova in questa situazione. Anche il pubblico, che generalmente sostiene squadra e società, ora si sta allontanando. Credo che il numero esagerato di stranieri, per una squadra di Serie C, abbia portato a non creare quel feeling con l’ambiente e con l’allenatore. Penso però che si siano presupposti ed il tempo per venirne a capo”.

Il gesto fra Clotet e Krollis è da stigmatizzare. Qualora si arrivasse all’esonero sarebbe una decisione corretta?
“Da fuori diventa sempre difficile poter giudicare. Certamente il gesto denota un forte nervosismo in tutto l’ambiente. Il mister, che dovrebbe dare serenità in una situazione già agitata, ha dimostrato di non essere sereno. Ora non so la società cosa deciderà di fare, ma resta il fatto che non è stato un bel gesto. Situazioni così accadono in tante squadre, ma i panni sporchi si lavano in famiglia. Averlo visto così in televisione non è stato bello, mentre se fosse capitato nello spogliatoio le cose sarebbero rimaste lì dentro”.

Tesser, che è ancora sotto contratto con la Triestina, potrebbero essere la figura giusta?
“L’esperienza di Tesser potrebbe aiutare a far crescere l’ambiente e far tornare un po’ di entusiasmo nella tifoseria, ma bisognerebbe anche vedere che materiale avrebbe a disposizione. Di sicuro è una figura di esperienza”.

Quando la rivedremo in panchina?
“Fosse per me anche domani. Ora stiamo valutando alcune soluzioni dall’estero. Anche in Cina potrei tornare domani, ma spero di poter rientrare qui in Italia. I tre anni passati in Cina sono stati meravigliosi, ma ora preferirei rimanere vicino casa. L’estero comunque non mi spaventa, stiamo valutando anche soluzioni in Europa”.