Criscitiello: "La C deve passare a 40 squadre, riforma andava fatta anni fa"
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Il giornalista Michele Criscitiello, intervistato da PrimaTivvù, ha parlato delle sue idee per il futuro della C: "Quando parliamo di fallimento di serie C, di Taranto, Turris, Messina, della Lucchese che deve andare a Sestri Levante con auto proprie, ecc. partiamo da un problema di fondo: la serie C andava riformata dieci anni fa, massimo cinque. Ora siamo in ritardo. La Riforma Zola lascia il tempo che trova perché non è ancora entrata in vigore ma qui ci vorrebbe uno tsunami per risolvere il problema subito - riporta Tuttoavellino.it -. Se l'anno prossimo riparti con 60 società e fai entrare l'Inter perché paga 1 milioni di euro non andiamo da nessuna parte. La serie C deve passare a 40 squadre perché il calcio italiano non riesce a supportare 100 società professionistiche.
La Lega Pro inoltre deve essere semi professionista, non può esserci un minimo salariale federale per i calciatori. Pagare 350 mila euro di iscrizione è già tanto per una società di C, già così non stai in piedi, ci sono poi i costi dello stadio, gli impianti di illuminazione, in C non ci sono solo Avellino, Catania, Padova, Vicenza che si possono permettere grandi investimenti. Le piccole società fanno fatica a stare in piedi. Inoltre riducendo le squadre puoi dividere bonus, premi, mutualità per 40 e non 60 rendendo queste piazze più sostenibili”.
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