Intervista TC

Parravicini: "Favorevole alle seconde squadre. In Italia siamo in ritardo"

16.07.2024 12:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Parravicini: "Favorevole alle seconde squadre. In Italia siamo in ritardo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Maurizio Del Conte Photographer

L'ex allenatore di Pro Sesto e Renate, Francesco Parravicini, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare la sua ultima esperienza in panchina e parlare anche delle seconde squadre in Serie C. 

Quest’anno hai allenato la Pro Sesto fino a gennaio, tu che l’avevi già allenata per quattro anni ,riportandola in Lega Pro.Ti aspettavi questo epilogo?
"Mi dispiace molto, perché ero convinto che la squadra potesse salvarsi , non mi sarei mai aspettato che potesse retrocedere senza fare neanche i play out. Anche perché , nonostante qualche difficoltà iniziale, dovuta soprattutto al cambio di 19 giocatori rispetto all’anno precedente, e tra questi molti giovani alla prima esperienza con i grandi , per gran parte del girone d’andata siamo stati fuori dalla zona play out, facendo spesso buone prestazioni".

Quando sei andato via la squadra è precipitata, salvo poi avere una reazione nel finale, ti aspettavi l’esonero?
"Legittimamente la società ha preso questa decisione, ma mi è doppiamente dispiaciuto, perché credevo fortemente nella salvezza e perché proprio in quei giorni di mercato, sono arrivati quei giocatori, individuati dal Direttore e da me, che noi eravamo convinti potessero aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo. Ma come ho detto prima,una società è libera di decidere di cambiare".

Sono usciti i calendari, quali squadre vedi come possibili sorprese nel girone A?
"È difficile dirlo, potrebbero essere diverse. Ma una squadra che ha tutto, a partire dall’entusiasmo, per fare bene, a maggior ragione se dovesse confermare gran parte dei giocatori già in rosa, è sicuramente il Lecco". 

Favorevole o contrario alle Under23?
"Assolutamente favorevole, anzi penso che in Italia siamo partiti molto in ritardo con questo progetto. Non tutti i ragazzi sono uguali, c’è chi è già maturo calcisticamente a 17 anni e chi ha bisogno di più tempo. Se un ragazzo ha qualità e talento per poter giocare ad alti livelli ma ancora non è pronto , è giusto che venga aspettato e protetto affinché non perda sicurezza nei suoi mezzi.  Credo che l’obiettivo principale delle under 23 sia non perdere per strada nessun potenziale giocatore".

Cosa c’è nel tuo futuro?
"Ho avuto contatti con squadre di lega Pro e squadre importanti di serie D, ma non si sono concretizzati. Ho tanta voglia di allenare, sfrutterò questo momento per aggiornarmi e per farmi trovare pronto".