Padalino: "A Foggia il ritorno di Cudini ha ristabilito l'equilibrio smarrito"
Pasquale Padalino, ex allenatore tra le altre di Foggia e Juve Stabia, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com, parlando - tra l'altro - di esoneri, della promozione delle Vespe ad un passo e di quanto sta accadendo in casa dei satanelli.
Mister, mai come quest'anno sono saltati tanti tecnici.
"Perché si tratta della scelta più facile, in alcuni casi costituisce uno sgravio fiscale vista la possibilità attuale di rientrare in gioco anche dopo essere stati esonerati. Io mi auguro sempre che la scelta sia effettuata dopo una valutazione interna molto accurata".
Una delle sue squadre, la Juve Stabia, è ad un passo dalla Serie B.
"Un campionato vinto con merito. Anche se l'aritmetica ancora non lo decreta. La promozione è arrivata grazie ad un'attenta programmazione, scelte condivise con oculatezza e soprattutto senso di responsabilità".
Il direttore Lovisa si è messo in luce per le sue capacità ed ora per lui si parla già di interesse dalle categorie superiori.
"Per Lovisa parlano i fatti: alla sua prima esperienza in prima persona, nonostante i trascorsi a Pordenone dove alle spalle c'era suo padre come presidente, ha dimostrato di essere in grado di costruire un gruppo di calciatori adeguati alla categoria, in sintonia e senza tanti fronzoli, oltre che senza fare spese folli, in linea con quelli che sicuramente erano i programmi di una società che - come ho già detto - ha badato sempre all'oculatezza e al fair play finanziario".
Tre aggettivi per descrivere la Juve Stabia?
"Dinamica, ambiziosa e sorprendente".
Sarà il derby col Benevento la gara decisiva per il salto definitivo?
"Potrebbe esserlo. Ma per me la Juve Stabia - al di là di qualsiasi scaramanzia - è già in Serie B. Non vedo un risultato finale differente".
La prima promossa è stata invece il Cesena.
"Una squadra che non poteva non vincere, anche se la Torres nella prima parte del girone di andata ha fatto un campionato strepitoso, mantenendo un passo invidiabile. Ma il Cesena è venuto fuori alla distanza, grazie all'esperienza e a come è stata costruita la squadra, oltre che alla piazza. Merita questo traguardo: non vedo un'alternativa diversa".
Cosa sta succedendo invece in un'altra piazza che lei conosce bene: quella di Foggia?
"A Foggia calcisticamente, dopo la sconfitta molto pesante di Latina (3-0), si può parlare del pagamento dello scotto di una ripresa molto positiva con l'avvento del Cudini-bis e dopo un periodo di confusione, vissuto senza chiarezza e con un'alternanza di giocatori ed allenatori. Chiaramente questo alla lunga lo si può pagare. Dopo il raggiungimento della finale per la B dell'anno scorso, è chiaro che le aspettative erano davvero molto alte. Il ritorno di Cudini ha ristabilito un certo equilibrio, che la squadra aveva smarrito".
Ma ora dove può arrivare?
"Se dovesse riuscire a mantenere questa condizione, questo trend positivo, al di là del forse troppo pesante ko di Latina, può rientrare nella zona playoff, seppur da decima, d'altronde non è facile scalzare quelle che sono sopra. Mancano quattro gare e non si può mai sapere, magari con un filotto anche se davanti avrà quattro squadre che ancora hanno tanto da chiedere al campionato. Dovesse però mantenere il trend è una speranza che può cavalcare, anche da decima. Ci sono esempi di squadre che hanno guadagnato la categoria, anche se non è mai facile, può comunque essere un sogno. Guadagnare la zona playoff è già un traguardo visto ciò che si è vissuto fino a qualche mese fa".
Hanno fatto clamore le intimidazioni ai danni del presidente Canonico.
"Sono argomenti molto lontani dal calcio e da ciò che rappresenta lo sport. Non fa piacere e ovviamente ci sono indagini in corso che porteranno i loro sviluppi. Ma sono notizie che non fanno bene: mi auguro che questo non intacchi il cammino di una società gloriosa e che merita altri palcoscenici".