Drago: "Cesena, cavalcata trionfale. Il Catania la più grande delusione"
Annate da protagonista sulla panchina di Crotone e Cesena per Massimo Drago che ha parlato ai microfoni di TuttoC.com partendo proprio dalla squadra di Mimmo Toscano che ha stravinto il Girone B di Serie C quest'anno. "Dopo la prima partita persa ad Olbia è stata una cavalcata trionfale, sono contento per l'amico Toscano, per il preparatore atletico e sono contento per Cesena dove anche la Serie B è poco. E' una piazza che merita altri palcoscenici".
Si è decisi di partire da uno staff tecnico esperto in promozioni.
"Toscano è un vincente, può far bene anche in B. Ha valorizzato tanti ragazzi, tanti giovani visto che il Cesena ha un settore giovanile florido e quest'anno aveva quattro ragazzi che venivano dalla Primavera. E' un ambiente ottimo per fare calcio ad ottimi livelli".
L'esperienza dello scorso anno ha rafforzato il Cesena?
"Qui si parla di programmazione, per poco non sono andati in B e magari in un altra piazza si sarebbe partiti da un nuovo allenatore e da un nuovo gruppo. E' stato come il Catanzaro con Vivarini che l'anno prima l'aveva sfiorata la B".
Ci si aspettava qualcosa in più dal Perugia?
"C'erano tante pretendenti, sia come blasone che come organico. Non dimentichiamoci nemmeno della Spal, il Perugia può andare a caccia della B anche dai playoff".
Come si spiega questa stagione del Crotone?
"Prima parlavo di programmazione, anche per motivi di budget si è smantellata una squadra super che non ha vinto il campionato soltanto perché ha trovato davanti una corazzata come il Catanzaro. Ha dato via dei pezzi importanti come Golemic, Cuomo, Chiricò. Si è rinnovata la squadra, forse si è partito in ritardo con il mercato e quando arrivano giocatori negli ultimi giorni di mercato si fa fatica. Anche a gennaio c'è stata un mini rivoluzione, c'è la possibilità di dimostrare il proprio valore ai playoff e la coppia d'attacco che ha il Crotone nei tre gironi non la ha nessuno. Se trovano una quadratura possono fare degli ottimi playoff".
Poi l'episodio singolare di Zauli e la famosa conferenza dei calciatori.
"C'è stata un po' di confusione, forse una leggerezza. E' un caso raro che un allenatore prima viene esonerato e poi viene subito richiamato. Prima di arrivare all'esonero ci sono delle valutazioni interne".
Poi hanno fatto rumore anche le dichiarazioni di Baldini.
"Io essendo anche tifoso e innamorato di questa città e di questi colori faccio fatica a commentare alcune situazioni".
Da una delusa all'altra, il Catania che rischia in questo finale.
"Il Catania è stata la vera delusione del campionato, si parla sempre di programmazione. Sicuramente è una piazza che merita altri palcoscenici ma non è stato un mercato attento e oculato".
Forse un mercato fatto di troppi nomi altisonanti.
"Esattamente, si è puntato più al nome che alla necessità di scegliere il giocatore giusto".
Al contrario invece della Juve Stabia, come giudica il campionato delle Vespe?
"Il calcio è bello per questo, vince sempre la squadra che ha meno pressioni e non è facile vincere in piazze che hanno una storia calcistica elevata. E' difficile vincere ad Avellino, è più facile vincere con meno pressioni. Il campionato della Juve Stabia è stato un capolavoro, una squadra giovane e l'appetito vien mangiando. Lovisa ha fatto un grande lavoro nonostante la giovane età, ha creato la favola Pordenone ed ha dimostrato di conoscere i gironi. Ha preso giocatori adatti al credo calcistico dell'allenatore e la ciliegina sulla torta è stato Adorante".
Chi è la favorita invece per i playoff?
"Ci sono tante rose costruite per vincere, nel Girone C c'è il Benevento, poi il Crotone bisogna vedere come parte e i primi turni saranno fondamentali. Ma non dimentichiamoci dell'Avellino che ha costruito una corazzata. Nel Girone A ci sono Padova e Vicenza, ci sono tante squadre favorite ma il problema è che ne vince una sola".