Intervista TC

Colavitto: "Non vedo l'ora di tornare in pista più forte di prima"

11.07.2024 15:30 di  Gianmarco Minossi   vedi letture
Colavitto: "Non vedo l'ora di tornare in pista più forte di prima"
TMW/TuttoC.com

Reduce da tre stagioni intense alla guida dell'Ancona, Gianluca Colavitto è pronto a tornare in pista: il tecnico di Pozzuoli affida ai microfoni di TuttoC le sue speranze sul proprio futuro e i suoi pensieri sul campionato che verrà.

L'Ancona ha purtroppo vissuto un brutto epilogo a livello societario.
"Dispiace molto, perché una piazza come Ancona merita categorie ben diverse dal dilettantismo. Le auguro una pronta risalita tra i professionisti. Anche a livello personale è stata un'annata molto complicata, ma in mezzo a tutte le vicissitudini il mio lavoro l'ho svolto egregiamente".

C'erano dei sentori negli ultimi mesi che qualcosa non stesse funzionando?
"Qualcosa di anomalo a livello comunicativo c'era, anche perché negli ultimi tre mesi ho parlato soltanto io: mai però avrei pensato che si potesse arrivare ad un simile epilogo. Per me, come per tutto il popolo anconetano, è stato un fulmine a ciel sereno".

Che campionato di Serie C sarà il prossimo?
"Mi sembra che il Girone B sia quello più tosto, perché annovera piazze importanti e con una tradizione consolidata. Mi sarebbe piaciuto vivere il derby tra Ancona e Ascoli, ma purtroppo non è stato possibile. Il campionato di Lega Pro, con l'avvento di Marani, ha avuto ancora più appeal: ho avuto modo di conoscere e apprezzare il presidente nel corso di una lezione sulla comunicazione che ha tenuto al corso per allenatori che ho tenuto a Coverciano. Anche il fatto di essere passati ad una piattaforma importante come Sky la dice lunga su quanto questo torneo sia diventato sempre più seguito".

Qual è il suo pensiero sulla questione relativa alle seconde squadre, che continua a far discutere?
"Io non la vedo come una cosa negativa, perché si ha la possibilità di valorizzare molti giovani e di lanciarli in prima squadra. In altri paesi sono una realtà consolidata da anni, quindi non vedo perché da noi debbano rappresentare un problema. Gli effetti si vedono anche a livello internazionale, guardate la Spagna cosa sta facendo in questi europei".

Da allenatore finora ha disputato soltanto il Girone B: le piacerebbe cimentarsi in altri gironi?
"Sì, da giocatore avevo giocato nel Girone C, ma era un'altra cosa: ci sono squadre con un seguito di tifosi notevole, quindi mi piacerebbe provare un'esperienza simile".

E lei, mister? Ha avuto colloqui con qualche società?
"Qualcosa un mese fa c'è stato, ma era solo un pour parler. Non mi meraviglio, perché io sono chiamato a vincere: se ho avuto qualche inciampo, cosa normale per un allenatore, devo cercare di rimediare mettendo tutta la motivazione possibile nella squadra che mi chiamerà".

Perché una società dovrebbe puntare su Gianluca Colavitto?
"Perché la mia carriera dice che ho valorizzato molti giovani che nessuno conosceva. Sono riuscito a far esplodere ragazzi il cui talento era rimasto sopito: ma questo non solo in C, anche nelle categorie dilettantistiche. Molti giovani che ho allenato sono andati in doppia cifra, questo è un dato di fatto. Quindi spero di rimettermi presto in gioco".