Il fatto della settimana - Finirà la lenta agonia di Taranto e Turris? Secondo Zerbo risposta positiva per i rossoblù. Ad Ascoli l'esonero di Di Carlo annunciato da un post social di Pulcinelli
Le difficoltà societarie e tecniche stanno mettendo a dura prova Taranto, Turris e Ascoli. Tra dimissioni, scioperi e decisioni drastiche, il futuro delle prime due appare inoltre sempre più incerto. Mentre i rossoblù ionici lottano con problemi economici e il rischio di estromissione, i corallini assistono anche all'addio di figure chiave, infine i bianconeri affrontano un cambio tecnico con risvolti polemici.
Turris: un progetto naufragato - Rosario Primicile ha deciso di interrompere la sua collaborazione con la società campana, un progetto che aveva accettato per passione verso il club. Aveva sperato di poter contribuire alla salvezza, ma le promesse ricevute dalla dirigenza, specialmente riguardo allo sblocco del mercato e al coinvolgimento di nuove risorse, non sono state mantenute. La situazione societaria si è rivelata più complessa del previsto, con criticità gestionali che rendono incerto persino il prosieguo della stagione. Anche il tecnico Edoardo Imbimbo ha scelto di farsi da parte, dichiarando che l'assenza di margini di manovra sul mercato rende impossibile qualsiasi intervento tecnico per risollevare la squadra. Nonostante l'impegno dello staff e dei giocatori, la mancanza di prospettive concrete ha portato alla sua inevitabile decisione di lasciare.
Taranto: sciopero e rischio radiazione - La crisi economica del Taranto ha raggiunto un punto di rottura con l'annuncio dello sciopero dei calciatori, sostenuti dall'Associazione Italiana Calciatori. La mancata corresponsione degli stipendi ha spinto i tesserati a incrociare le braccia, con il rischio concreto di non presentarsi alla prossima partita di lunedì ad Altamura. Un'eventuale assenza dal campo comporterebbe la penalizzazione in classifica e, in caso di una seconda mancata partecipazione, l'estromissione dal campionato. La proprietà, nel tentativo di evitare il peggio, starebbe valutando l'impiego di giovani della Primavera con contratti al minimo federale. Tuttavia, le scadenze federali imminenti, come quella del 16 febbraio per le spettanze arretrate (entro quel giorno la società dovrà versare 321 mila euro tra contributi, stipendi arretrati e la “rata salva calcio”), rappresentano una spada di Damocle che potrebbe condurre a scenari ancora più drastici.
A tal proposito è intervenuto il dg Rinaldo Zerbo, come riportato dai colleghi di Antenna Sud: “Lunedì sera, ad Altamura, la squadra scenderà comunque in campo, ma con una formazione ridotta. Speranza, Marrong e Fiorani non potranno giocare a causa della febbre, Verde ha un problema al piede, mentre altri hanno scelto di non presentarsi per protesta. A questi si aggiunge Giovinco, unico vero over del gruppo, che aderendo allo sciopero è fuori dai convocati”. “Nonostante le promesse di pagamento di una mensilità proprio entro lunedì 27, lo sciopero prosegue. Alcuni under hanno già ricevuto gli stipendi di settembre e ottobre, altri solo quelli di settembre. Tuttavia, la dirigenza è decisa a escludere dai convocati chi aderisce allo sciopero. Alcuni giocatori, come Giovinco, Battimelli e Garau, stanno complicando ulteriormente la situazione”. Zerbo considera la loro scelta “controproducente, specialmente per gli under, che potrebbero perdere visibilità proprio nelle partite decisive. Intanto, il tecnico Murgia lavora con i ragazzi della Primavera per mettere insieme una formazione competitiva”. Ma Zerbo è sicuro: “Tutto sarà pagato, fatta eccezione per gli stipendi che verranno gestiti a fine mese in base alle decisioni su rescissioni e partenze”.
Ascoli: l'esonero di Di Carlo e l'annuncio social - L'Ascoli ha vissuto un vero e proprio terremoto dopo la sconfitta contro la Lucchese, che ha spinto il patron Massimo Pulcinelli a esonerare l'allenatore Mimmo Di Carlo e ad annunciarlo su Instagram. La prestazione definita "indegna" ha spinto la società a prendere una decisione drastica, chiedendo scusa ai tifosi per i risultati deludenti. La situazione della squadra è resa più complicata da una campagna acquisti estiva considerata insufficiente e da un mercato invernale che non ha portato i rinforzi sperati. Con la classifica che si fa sempre più preoccupante, l'Ascoli dovrà trovare rapidamente una soluzione per evitare di scivolare ulteriormente verso la zona playout.
Il numero uno bianconero ha poi aggiunto ancora tramite social: "Non pensavo che un post potesse destare così tante chiacchiere. A fine gara sia il ds (Emanuele Righi, ndr) sia il dg (Domenico Verdone, ndr) hanno comunicato l'esonero al mister Di Carlo, uomo e professionista che stimo e che ringrazio per quello che ha fatto per l'Ascoli. Ovviamente solo dopo aver parlato con lui, sia la società che il sottoscritto, hanno dato la notizia anche sui social, come si fa normalmente. NON PENSAVO DI DOVERLO ADDIRITTURA SPECIFICARE!". La vicenda ha scatenato numerosi commenti tra i tifosi, divisi tra chi sostiene la decisione della società e chi critica la gestione mediatica dell'esonero. Intanto l'Ascoli è alla ricerca di un nuovo tecnico che possa risollevare le sorti della squadra in questa delicata fase del campionato.
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