Foggia-Faggiano, è la C dei grandi direttori sportivi. E a Pescara è già Baldini-show. Tito, storia senza lieto fine

20.07.2024 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Foggia-Faggiano, è la C dei grandi direttori sportivi. E a Pescara è già Baldini-show. Tito, storia senza lieto fine
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con un in bocca al lupo a Pasquale Foggia. Dopo aver contribuito a riportare in A il Benevento a suon di record nella stagione 2019-20, il giovane ma già esperto direttore sportivo ha fatto una scelta di vita accettando la proposta del Pescara. Una piazza affamata di calcio e di rivincita che si sposa perfettamente con il suo carattere focoso e passionale. Al netto delle consuete voci  relative al disimpegno del presidente Sebastiani, possiamo dire che gli abruzzesi si candidano ad essere tra le protagoniste del girone B del campionato di Lega Pro. Foggia è extralusso e siamo certi che riuscirà ad allestire un organico competitivo con il budget che gli sarà messo a disposizione, al suo fianco ci sarà un allenatore come Silvio Baldini animato dalla medesima voglia di riscatto e desideroso di lottare fino alla fine per la promozione in serie B "perchè questa piazza ha qualcosa di magico e già è successo di vincere i campionati quando nessuno ci metteva tra le favorite". A proposito di dirigenti top per la terza serie, a Catania si sta muovendo egregiamente anche Daniele Faggiano. Di Tacchio, Di Gennaro, Ierardi, Verna, Anastasio e la sensazione che il meglio debba ancora venire: restassero tutti i top player, sarebbero gli etnei i più autorevoli candidati al grande salto. E poi in panchina c'è Domenico Toscano, uno che ha trascinato in B Ternana, Reggina e Cesena sciorinando un calcio a tratti piacevole basato sul fraseggio, sulle sovrapposizioni e su un sistema di gioco decisamente a trazione anteriore. In queste ore anche l'Avellino ha piazzato il colpo da 90: a sorpresa arriva a titolo definitivo dal Catanzaro il talentuoso Sounas, uno che in C ha dimostrato di essere un valore aggiunto imprescindibile e che anche in B era riuscito ad imporsi a suon di assist e sgroppate sulla fascia. Contratto quadriennale e conferma del fatto che gli irpini stanno portando avanti un progetto ambizioso e lungimirante proprio come richiesto da una tifoseria che, progressivamente, ha accantonato la delusione per i playoff persi a Vicenza proiettandosi al futuro con rinnovato entusiasmo e tanto ottimismo. E sappiamo benissimo quanto un Partenio gremito e trascinante possa essere per davvero il dodicesimo uomo in campo.


Dispiace soltanto per l'epilogo della favola Tito, giocatore di appena 30 anni che è stato una vera e propria bandiera per i biancoverdi come testimoniato dalle 150 presenze nelle ultime 4 stagioni. Come noto, un po' a sorpresa non è stato aggregato al gruppo che sta lavorando in ritiro ed è costretto ad allenarsi a parte in attesa della chiamata giusta. Il suo contratto scadrà a giugno del 2025, ma è nell'interesse di tutti risolvere la questione venendosi reciprocamente incontro pur con la comprensibile delusione da parte dell'atleta e del suo entourage. Altrove non sta accadendo nulla di particolare. Il Benevento saluta Paleari che, da ieri, è un nuovo giocatore del Torino: un portiere che ha dato il cuore per la piazza sannita e che ha colto l'occasione per tornare in massima serie. A piccoli passi si muove la Cavese. Nessun colpo ad effetto, ma qualche giovane affamato e desideroso di mettersi in vetrina in un contesto appassionato come quello metelliano. Il Padova di Andreoletti ha bisogno ancora di 2-3 tasselli d'esperienza per colmare il gap con il Vicenza, il Campobasso ha ufficializzato Sonny D'Angelo e, per una neopromossa, è un movimento interessantissimo, Orlando resta in Puglia e sceglie Foggia per il post Taranto. A proposito della squadra di Eziolino Capuano, tanti protagonisti della cavalcata storica hanno già salutato la compagnia. Luciani, Kanoutè, Bifulco, Vannucchi e tanti altri hanno deciso di accasarsi altrove, segnale evidente che la proprietà targata Giove non ha allargato i cordoni della borsa per dare continuità al secondo posto ottenuto sul campo pochi mesi fa. E non sempre l'allenatore, per quanto bravo e ricco di conoscenze, potrà friggere il pesce con l'acqua minerale.