TMW Radio

DS Team Altamura: “Concentrati nel salvare la categoria, prematuro pensare oltre”

20.11.2024 20:15 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
DS Team Altamura: “Concentrati nel salvare la categoria, prematuro pensare oltre”
TMW/TuttoC.com

Andrea Grammatica, direttore sportivo del Team Altamura, ha analizzato la situazione del club pugliese a TMW Radio, nel corso della trasmissione "A Tutta C".

Cosa vi ha spinto a non cambiare Di Donato dopo i primi risultati negativi?
“Rispondo chiedendo: cosa può spingere uno che fa il mio lavoro a cambiare un allenatore dopo quattro partite? Per cambiare tecnico bisogna avere dei segnali inequivocabili di problemi all’interno del gruppo. Se si fa una scelta di cambiare allenatore dopo pochi mesi di lavoro significa che il problema è a monte”.

Visti gli ultimi ottimi risultati qual è il vero obbiettivo dell’Altamura?
“È prematuro pensare oltre, noi siamo concentrati nel salvare la categoria. Abbiamo avuto tante difficolta che stiamo cercando di risolvere, a partire dallo stadio, che speriamo sia pronto nel giro di un mese. Affronteremo le prossime partite con tanti giocatori fuori, può bastare un attimo per ripiombare giù. Di sicuro siamo contenti di esserci risollevati con le prestazioni ancor prima che con gli episodi. Siamo consapevoli che ci sarà da lottare, poi a Gennaio faremo delle valutazioni insieme al mister per il mercato. Dietro di noi ci sono delle squadre che hanno la forza di fare risultati e quindi ad oggi non possiamo permetterci di guardare al decimo posto”.

Quali sono gli aspetti positivi che ha focalizzato in questo periodo?
“Parlando di campo sicuramente siamo una squadra che ha acquisito maggiore equilibrio. In questo è stato bravo il mister, che ha preso delle scelte volte a far difendere tutti e dieci gli uomini. Questo cambio di mentalità era doveroso perché abbiamo tanti esordienti nella categoria, del resto era fisiologico un po’ di adattamento. Ora siamo più aggressivi e recuperiamo il pallone più in alto”.

Prima dell’inizio della stagione si sarebbe aspettato di poter essere più vicino ai playoff che ai playout a questo punto della stagione?
“Dentro di me ci speravo, perché ero convinto che la squadra avesse la capacità di risollevarsi. Poi è chiaro che diventa un esercizio inutile guardare ora la classifica. Guardo piuttosto le prestazioni, lavorando per curare la mentalità. Ho la fortuna di lavorare in un club che secondo me farà un grande percorso all’interno del panorama calcistico. C’è una società solida e sana, che sta dando un’impronta aziendale al club. Non vediamo l’ora di tronare nel nostro stadio, perché il fattore campo nel Girone C è fondamentale”.

Nonostante non stiate giocando nel vostro stadio avete comunque migliorato anche i risultati nelle gare interne.
“Noi abbiamo perso due attaccanti determinanti come Sabbatani e Palermo, ma nonostante questo la squadra sta creando tantissimo. In casa non sono mai mancate le prestazioni, casomai c’è stato o qualche episodio che ci è girato contro. È vero che non segnavamo ma la squadra creava, anche se non come adesso”.

A fine Luglio aveva detto di puntare sulla voglia di riscatto di Leonetti. Si può affermare che la stia ripagando.
“Quando costruisco una squadra cerco sempre qualche giocatore in cerca di riscatto. Vito è molto forte per la categoria, è un attaccante che può giocare in più zone del campo. Questo secondo me è l’ambiente giusto potersi rilanciare, perché c’è fiducia in lui. Tra l’altro lui è uno di quelli che si sta sacrificando tanto in fase difensiva, che è una cosa che gli è stata chiesta nonostante sia un finalizzatore. Può fare gol in tutti i modi, peccato che Venerdì non ci sarà per squalifica”.

Nella scelta di Di Donato pesa la caratteristica di saper costruire un progetto tecnico?
“Sì in parte. Sicuramente sta dimostrando di sapersi adattare al campionato con  grande elasticità mentale. Sa ascoltare, ha temperamento e motivazione. Sta sorprendendo in positivo dal punto di vista dell’equilibrio, perché nel momento di difficoltà ci ha sempre dimostrato di avere il controllo della situazione. Con lui ho un grande rapporto e un confronto quotidiano costante”.

Nelle prossime sfide affronterete le prime della classifica. Che cosa vi aspettate da questi incroci?
“Siamo consapevoli del fatto che guardare la classifica ora sia inutilile. Adesso incontreremo squadre che come rose hanno qualcosa in più di noi, soprattutto in un momento in cui abbiamo fuori tanti giocatori. Siamo sereni però, perché centrare le prestazioni ti restituisce serenità”.