Rimini, Buscè: "Ci stiamo portando dietro l'euforia della Coppa"

Sconfitta pesante quella maturata ieri pomeriggio del Rimini all'Ettore Mannucci di Pontedera, 3-0 il risultato maturato in terra toscana. Il tecnico Antonio Buscè commenta una battuta d'arresto che non pregiudica il cammino dei biancorossi in questa stagione che li ha visti conquistare la Coppa Italia: 

"Io credo che innanzitutto bisogna dare dei meriti al Pontedera, in questo gioco ma anche in tutte le situazioni contano le motivazioni che fanno la differenza. I nostri avversari avevano un obiettivo da raggiungere, poi mettiamo tutto il resto. Tre giorni che viaggiamo, si rischia di perdere la concentrazione in un momento particolare. Ci stiamo portando dietro troppa euforia ma adesso bisogna stare attenti perchè poi il rischio è quello  di fare brutte figure sui campi e non va ci appartiene, questi ragazzi non se lo meritano. Quando stacchi la spina succede quello che accaduto ieri, non ne trae vantaggio nessuno. Noi si deve essere quella squadra che deve avere fame ed affrontare le partite con umiltà umiltà senza quella presunzione vista in alcuni frangenti ieri. Stiamo su quella partita che ci ha consegnato la Coppa dobbiamo fare il mea culpa in primis io, devo trasmettere ai ragazzi le giuste motivazioni. Queste partite servono a prepararci adeguatamente ai playoff".

Nel secondo tempo il tecnico ha provato a cambiare qualcosa: "Abbiamo provato a fare qualcosa inserendo giocatori più freschi ma in quel frangente è arrivato il secondo e terzo gol dei nostri avversari. Sono arrivate delle reti insolite per noi, ma su questo il campanello d'allarme l'avevo avuto contro il Campobasso.  Ma le sensazioni un allenatore le sente addosso, devo essere bravo io a trasmettere quella cattiveria che non deve mancare. Perchè chi subentra fa fatica e non riesce a fare la differenza, è stata una giornataccia per tutti"