Ad Lucchese: "Momento delicato, la squadra è con mister Gorgone"
L'amministratore delegato della Lucchese Ray Lo Faso è intervenuto ai microfoni di gazzettalucchese.it per fare il punto sulla situazione in casa rossonera: "La squadra la incontro tutte le settimane, diciamo che stavolta è stato un incontro particolare. Dobbiamo mettere in soffitta tutti gli alibi: la Lucchese ha un organico che può fare meglio di quanto ha fatto sinora. Dimentichiamoci rigori e tutto il resto. Servono punti, con le buone o con le cattive. Quanto all'allenatore, che ha la mia stima umana e professionale, ho chiesto loro se c'erano problemi e mi stato risposto chiaramente di no: la squadra segue il tecnico. Poi chiaro che nel calcio se non si fanno punti paga l'allenatore. A loro ho detto anche che non possono regalare situazioni e uomini agli avversari come è stato fatto anche domenica scorsa”.
Che spiegazioni si è dato del momento dei rossoneri?
“Welbeck, Catanese e Costantino devono garantire l'apporto in termini di esperienza e per un po' c'p stato, ma a livello mentale manca qualcosa, soprattutto in casa. Ai ragazzi ho detto di compattarsi e di unire serenità e rabbia quando si gioca in casa, non può essere che se si sente mugugnare un tifoso si perde lucidità. Ho detto loro che hanno qualità, ma vanno utilizzate in tutte le partite, devono stare sempre in partita”.
In base al budget investito, quali erano le vostre aspettative di classifica?
“Il presidente era stato chiaro: volevamo costruire una squadra competitiva ma non solo sui nomi ma sulle potenzialità: questo è il mandato avuto da Ferrarese, l'aspetto economico non è una garanzia ma certo ci aspettavamo 6-7 punti in più che erano alla nostra portata, basti pensare ai tre pareggi casalinghi. Il nostro obiettivo è quello di arrivare in zona play off, vedremo a gennaio semmai come intervenire. Ma l'impegno economico c'è stato e il monte ingaggi è superiore allo scorso anno".
In rosa c'è la “questione” Gucher: a che punto siete nei colloqui con l'agente del giocatore?
“La situazione è molto semplice: il giocatore è arrivato in ritiro con problemi fisici importanti e inaspettati per quanto ne so. Oggi ha 15-20 minuti nelle gambe, la nostra idea è stata di discutere con il procuratore e con il ragazzo perché è un giocatore importante, che ha un costo importante ma anche un'età importante per trovare un'intesa contrattuale che ci consentisse di utilizzarlo con serenità. Come andrà? Io sono sempre ottimista e in questi giorni ci dovrebbero essere nuovi contatti tra Ferrarese e il procuratore: ci auguriamo di trovare la soluzione, che ovviamente va trovata in due”.
A proposito di contratti: se le dico Antoni, Quirini e Saporiti che le viene in mente?
“Che sono tutti in scadenza di contratto e che stiamo parlando con tutti e tre per il rinnovo, con qualcuno siamo più avanti con qualcuno stiamo più indietro, stiamo lavorando a fari spenti”.
Veniamo all'assetto societario: perché non è stato sostituito il direttore generale, anche considerando i suoi molteplici impegni e il momento che sta attraversando il presidente?
“Guardi, Bruno Russo è sempre con la squadra, se anche manco io ci sono altre persone a cominciare dal direttore Ferrarese. Senza considerare i tanti collaboratori che stanno dando tutto in sede. E comunque, anche io, vengo ogni settimana e mi sento più con l'allenatore che con mia moglie, anche se non so se faccio bene, perché rischio di trasmettere ancora più pressioni. L'impostazione a inizio anno, per quanto mi riguarda, era chiara: mi dovevo occupare solo degli aspetti finanziari e delle scadenze, poi nelle ultime settimane viviamo una situazione particolare, il momento con l'assenza del presidente è delicato, ma ci siamo”.
Capitolo rifacimento stadio: dopo agosto non ci sono stati aggiornamenti pubblici, a che punto siete? L'interlocuzione con la Sovrintendenza e il Comune stanno andando avanti?
“Come sa l'impianto è di proprietà comunale, nell'agosto scorso abbiamo manifestato interesse e non in cambio di qualcosa, del resto in questa società abbiamo messo cinque milioni di euro senza chiedere nulla, abbiamo semplicemente pensato di rendere più appetibile la Lucchese. Da lì partita l'interlocuzione con il Comune: sappiamo che poi il Comune si è confrontato con la Sovrintendenza per capire se era possibile andare avanti. Ora dovrebbe essere redatto il bando di gara dal Comune, ma credo che attenderanno la conclusione definitiva dell'iter precedente sul quale pendono dei ricorsi”.
Saltocchio: quando inaugurerete i lavori?
“Abbiamo faticato non poco per venire a capo della situazione: abbiamo rilevato l'Academy che aveva la gestione dell'impianto, pagato il collaterale di 283mila euro e poi abbiamo speso altri 140mila euro di lavori. Si può dire che la struttura ha terminato il suo iter, ma per festeggiare l'inaugurazione attendiamo il presidente quando tornerà. Aggiungo che con i due impianti comunali ottenuti a fatica e con l'accordo con il San Filippo ora abbiamo una serie di impianti adeguati”.
E la struttura di San Giuliano che fa parte del patrimonio societario?
“Il progetto è pronto, ma è una partita legata allo stadio, delle due l'una: o lo stadio va avanti e lì andrà la foresteria e in quel caso San Giuliano rimane un asset nel patrimonio della Lucchese che andrà a reddito, oppure lì sarà realizzata la foresteria come previsto nei progetti iniziali”.
In città girano voci su possibili cessioni del pacchetto societario: si sono avvicinati dei potenziali compratori?
“Si erano avvicinati in passato, ma abbiamo respinto le offerte. Di recente ci sono state manifestazioni di interesse, ma nulla di concreto e definitivo. Servirà un indirizzo della proprietà sul tema”.