Triestina, Tesser: "Se non sei squadra gare così rischi di perderle malamente"
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Secondo successo di fila per la Triestina che, dopo aver battuto il Lumezzane al 'Saleri', si ripete in casa contro il Trento e si porta a soli 4 punti dalla salvezza. In sala stampa c'è quindi la disamina di mister Attilio Tesser: "Loro giocano un calcio molto aggressivo e offensivo, un'ottima squadra e l'avevo detto, non era semplice affrontarli. Tutte e due le fasi le fanno bene e bisogna dar loro i meriti, ma allo stesso tempo i meriti li voglio dare anche ai miei. Alla fine del primo tempo mi sono un po' arrabbiato chiedendo qualcosa in più, ma numeri alla mano, partita alla mano, tolta la loro ottima circolazione di palla tiri in porta subiti zero, situazioni sprecate da noi in ripartenza invece almeno un paio, con Vertainen poco dopo il colpo subìto alla testa e con Olivieri in coppia con D'Urso. Questo nel primo tempo che è stato anche sofferto, nel secondo tempo siamo da subito entrati con qualcosa in più, riuscendo a dare maggior profondità e a tenere maggiormente palla. Abbiamo creato situazioni, fatto gol, preso un palo, D'Urso è arrivato in posizione importante per calciare in piena area, contro ancora una volta zero tiri in porta concessi anche nella ripresa, a parte il gol al 92' che era in fuorigioco netto. Contro un'ottima squadra che gioca bene abbiamo saputo soffrire, ripartire, creare più di quanto hanno creato loro.
Oggi (ieri sera, ndr) la gamba girava qualcosina in meno rispetto a domenica scorsa e ci ha portato a sbagliare qualcosa, ma alla fine contro un'ottima squadra saper soffrire è sicuramente un grosso merito, non certo un demerito. Oggi l'intenzione era di andare a pressarli più alti ma quando c'è un avversario che riesce a far girar bene palla, ti devi anche adattare. L'importante è tener duro, avere la mentalità di stare sul pezzo, non mollare mai, rimanendo concentrati ed aiutandosi da squadra, perché se oggi non sei squadra partite come questa rischi di perderle e anche malamente. Non siamo stati puliti nello sviluppo soprattutto nel primo tempo, nel secondo invece c'è stato anche più palleggio, con partecipazione più attiva da parte di tutta la squadra anche in fase offensiva.
Di Ionita sono molto contento al di là dei gol. Sono contento della personalità, stavo per cambiarlo con Braima negli ultimi dieci minuti perché aveva i crampi ma ha voluto tener duro. È un giocatore importante per temperamento, quello che va a chiudere sulle seconde palle e che si inserisce in fase di finalizzazione, parte quest'ultima importante del nostro modo di giocare. L'avevo avuto sei mesi a Modena ed ero molto contento del suo arrivo, era già stato cercato e al di là dei due gol in due partite, è un peso specifico che dà a livello di personalità in campo e durante la settimana ai compagni, è uno che trasmette. Questa è una squadra che in precedenza aveva tanti ragazzi che non parlavano molto e quindi non c'era grandissima personalità, giocatori come Fiordilino, Ionita, Silvestri in difesa ne hanno portata, è gente che per carattere e abitudine parla molto ed aiuta molto, Silvestri ha portato soprattutto questo e i compagni quando li sentono percepiscono la fiducia e l'aiuto di qualcuno che ti guida. Lui ha queste qualità, l'ho cercato anche se era fermo da un anno per questo motivo, poi è stato bravo a recuperare la condizione più velocemente di quanto avevamo messo in preventivo".
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