Top & Flop di Novara-Giana Erminio

Top & Flop di Novara-Giana Erminio
Matteo Marotta (Giana Erminio)
Ieri alle 19:40Girone A
di Roberto Della Corna

Una gara equilibrata e di non certo entusiasmante finisce tra le mani della Giana Erminio che, cinicamente, riesce a conquistare 3 preziosissimi punti sul campo del Novara, utili a sorpassare la stessa compagine piemontese in classifica.

A decidere le sorti dell'incontro è il gol di Caferri al 23', rapace a recuperare la sfera dopo la traversa di Stuckler in una delle pochissime evidenti azioni da gol dell'intera gara. Oltre ai 2 già citati, grande menzione va a Matteo Marotta che, dall'alto dei 36 anni, risulta il migliore dell'intero incontro grazie alla sua grinta. A nulla servono invece i movimenti perfetti di Donadio e del neoentrato Asencio per i padroni di casa: i loro compagni raramente seguono i loro spunti, lasciandoli spesso e volentieri come fari nel deserto.

Con la vittoria odierna la squadra di Chiappella vola al 7° posto in classifica a quota 43, in una lotta tiratissima in zona play-off; mentre quella di Gattuso scende al 9°, rimanendo ancorata a 42.


TOP:


MAROTTA (Giana Erminio): Una autentico gladiatore. Puntuale, preciso, ruggente. E' solo uno, ma sembra ci siano 4 Marotta al "Piola". Sia in fase di copertura, che in quella di chiusura è un autentico orologio svizzero, alle quali si uniscono i giusti dinamismi in mezzo al campo. UNICO.

DONADIO (Novara): Decisamente il più attivo dei suoi. Crea occasioni d'oro e mette in continua apprensione alla difesa ospiti con tagli e movimenti dalla trequarti in avanti. Va vicino anche al gol, che, però, non arriva. TAGLIENTE.


FLOP:


GANZ (Novara): L'attaccante novarese parte forte rendendosi pericoloso con un colpo di testa, ma, da lì, sparisce completamente dai radar. La sua partita diventa di un anonimato tale da costringere Gattuso al cambio alla prima occasione utile. FANTASMA.

PREVITALI (Giana Erminio): Rispetto alle sue solite uscite, oggi l'esterno gorgonzolese è più spento del solito. Nella gara odierna, difatti, le sue consuete spinte tardano ad arrivare e, di conseguenza, anche le opportunità proveniente dai suoi piedi. OPACO.


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