Lecco, Volpe: "Con 10 giocatori in meno farebbe fatica anche Guardiola"

06.01.2025 12:15 di  Antonino Sergi   vedi letture
Lecco, Volpe: "Con 10 giocatori in meno farebbe fatica anche Guardiola"
TMW/TuttoC.com

Gennaro Volpe, tecnico del Lecco, come riportato da leccochannelnews ha parlato dopo la sconfitta casalinga con il Trento. "Non sono abituato a trovare scuse e alibi, ma la rabbia che avete visto ieri testimonia le difficoltà che abbiamo. Incredibile quello che succede qua, prendi tre giocatori e si fermano in quattro nella rifinitura: difficile avere fuori dieci elementi, i ragazzi ce l’hanno messa tutta ma oggi il Lecco è questo. Inutile nascondersi, lavoriamo notte e giorni ma farlo in questo condizioni è difficile. Il Trento è costruito bene e ha un’identità precisa con giocatori funzionali, non hanno rubato niente e abbiamo subito due gol per nostre colpe sulle marcature, preparate in allenamento; sono cose che succedono e si pagano, il primo tempo è stato equilibrato e abbiamo fatto la nostra partita per le nostre potenzialità odierne. Abbiamo riaperto la partita, poi ci è mancata la forza fisica e tecnica necessaria per pareggiare. Ma non si molla. Almeno, io non lo faccio".

Dopo l’1-2 è mancata la ricerca dell’episodio “ignorante”:
"Vuoi sapere cosa penso? Che l’ignoranza non si può allenare, si può allenare tutto ma non quella. Io ero ignorante forte quando giocavo, noi dobbiamo essere bravi a cercare l’episodio ma non ne siamo capaci. Avere dieci giocatori fuori farebbe far fatica a Guardiola e Ancelotti".

Cosa sta succedendo con gli infortunati?
"Dovete chiederlo allo staff medico e alla società, sono stufo di fare la conta ogni volta. Vorrei fare una partita dieci contro dieci e una contrapposizione, ma non mi è concesso. Ci danno una mano i ragazzi della Primavera, ma il loro tasso di atletismo non è quello della Serie C: è un problema, mi auspico di ritrovare giocatori e di avere qualcuno dal mercato. Da chi arriva un giorno prima non possiamo pretendere chissà che cosa: Marino l’ho rischiato per un tempo dopo dodici ore di macchina, i ragazzi hanno bisogno d’inserimento ma senza di loro saremmo in dodici".