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Giana Erminio, Colombara: "I playoff occasione per mettersi in mostra"

Giana Erminio, Colombara: "I playoff occasione per mettersi in mostra"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 16:50Girone A
di Giacomo Principato

Matteo Colombara, difensore centrale della Giana Erminio, esulta a TMW Radio per il primo goal tra i professionisti arrivato nel rotondo 3-0 contro la Triestina: "È finalmente arrivato il gol anche per me, e vincere una gara prima di una finale aiuta sicuramente molto. Aiuta per l'umore, ti permette di allenarti in modo più positivo, spensierato, forte, ti dà una carica ulteriore per giocarti poi la partita al massimo, anche a livello emozionale: questa finale è un traguardo per tutti noi, e avere lo stadio pieno, che rispecchia l'entusiasmo della città, ci rende orgogliosi. Faremo di tutto per portarcela a casa". 

Vale per voi, vale anche per il Rimini chiaramente. Giocare contro una squadra di un altro girone, crea maggiori incognite?
"Chiaramente giocare contro una squadra che si conosce facilita un po' le cose, ma il bello della Coppa Italia è proprio quello di misurarsi anche con altre realtà, con squadre che non incontri di norma nel girone. Ma quel che più conta è l'obiettivo, noi abbiamo anche un altro traguardo, perché la Coppa ti dà la possibilità di accedere alla Fase Nazionale dei playoff: noi vogliamo sempre migliorarci, anche perché lo scorso anno siamo usciti proprio prima di quello step degli spareggi, che ora invece vorremmo".

Obiettivi di squadra chiari, e tutto sta girando bene. A livello personale come giudichi questa annata?
"È il mio secondo anno tra i pro, lo scorso anno però sono rimasto fuori diverse gare. Ora sta andando bene, sono soddisfatto, perché stiamo facendo bene anche a livello generale. Chiaramente mettere in bacheca un primo trofeo sarebbe una soddisfazione, fare poi i playoff vorrebbe dire avere altre occasioni per mettersi in mostra: credo possa migliorare ancora questa stagione".

Sei un classe 2004, quindi giovane. Anche a livello di gap generazionale ridotto, quanto conta avere un tecnico giovane come mister Chiappella?
"Per me è molto importante, il calcio ogni anno si modifica, si evolve, e avere un mister giovane che si sa evolvere aiuta tanto. Anche poi nel rapporto umano soprattutto con i giovani. Chiappella, a esempio, ci parla tanto, ci aiuta, c'è confronto: e questo è un aspetto più che positivo".

In quest'ottica, figure giovani ma comunque senatori come Marotta e Pinto quanto sono importanti?
"Sono punti essenziali dello spogliatoio e della squadra, ci aiutano tantissimo sia durante le partite che in allenamento, senza di loro saremmo una squadra giovane con poca esperienza. Loro danno quel qualcosa in più, anche la fiducia nella categoria, e anche in gara danno davvero il loro contributo per 90', anche quando sono in panchina: ci spiegano come gestire certe dinamiche, danno letture nuove delle cose".

Tornando agli obiettivi tuoi. So che studi Economia, quindi non c'è solo il calcio, ma anche la laurea.
"Portare avanti lo studio è molto importante, il calcio non dura in eterno e soprattutto se non ci sono in ballo guadagni alti come in Serie A serve avere altro. Poi è importante tenersi impegnati anche durante il giorno, lo scorso anno mi ero preso un anno sabbatico ma ho visto che non fare niente la mattina porta a spegnere il cervello: studiare, invece, lo accende, lo tiene sveglio e fresco anche poi per allenarsi. Avere un cervello attivo ti fa capire meglio anche la tattica, molto teorica, la scelta giusta da fare anche in campo".