AlbinoLeffe, Mustacchio: "Bravi ad essere pazienti, il gruppo è coeso"

04.11.2024 14:45 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Mattia Mustacchio, AlbinoLeffe
TMW/TuttoC.com
Mattia Mustacchio, AlbinoLeffe
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Un tunnel e una mano aperta. Il rebus Union Clodiense Chioggia -perché con quella compattezza difensiva bucare la porta di Gasparini è diventato davvero un esercizio di enigmistica- viene risolto con una prova collettiva volenterosa ma, soprattutto, due prodezze individuali (Zoma crea, Marietta conserva), permettendo all'AlbinoLeffe di cancellare anche nella sostanza un ottobre avaro di punti. L'obiettivo, uno solo, è stato centrato: evitare remake triestini, portando a casa quel tipo di vittoria che vale davvero sei punti. Doveva vincere l'AlbinoLeffe e, quando c'è una necessità, lo stile viene un po' accantonato: AlbinoLeffe-Union Clodiense Chioggia non è stata una bella partita ma la vittoria mancava dal 28 settembre, troppo per chi vuole arrivare al giro di boa con già un primo biglietto in tasca.

E così, alla fine, mentre partono le note de I giardini di marzo, l'unico reale rimpianto è stato il rinvio dell'appuntamento con il gol per Mattia Mustacchio. La voleva quella rete l'esperta ala destra (di fatto, il "nome" del mercato estivo seriano oltre a Fossati), la voleva per dare nuovo corso all'esperienza a Zanica, un'esperienza che, in fatto di sensazioni e umori, sembra già positiva. Che l'attaccante nativo di Chiari abbia respirato il profumo dell'erba di certi campi (debuttando in A con la Sampdoria per poi vivere sostanzialmente di B con Vicenza, Ascoli e Perugia quali piazze principali) lo si capisce dalle sue parole in sala stampa. Chi ha vissuto certe esperienze riesce, meglio di altri, a mettere a fuoco le dinamiche di campo, soppesando con lucidità problematiche, punti di forza e opportunità. Mustacchio a ruota libera, con mister Lopez attento sulla porta, esattamente come avviene a bordo campo durante la gara. I due si conoscono dai tempi di Vicenza, la stima reciproca si tocca anche dagli scambi di battute.

"E' stata una partita complicata perché di fronte avevamo un avversario molto chiuso e compatto" spiega il trentacinquenne che non manca mai di sorridere nonostante il gol mancato. "Questo aspetto ha causato un grosso dispendio di energie dovendo continuare a "muovere" ma, alla fine, abbiamo trovato il varco giusto per colpire. Mi manca un po' il gol, peccato non aver concluso a rete nell'occasione che ho avuto: il portiere è stato bravo, inutile però recriminare perché non si può tornare indietro. L'importante è che abbiamo fatto una gara attenta e soprattutto che siamo stati pazienti nel cercare il momento. Io complessivamente sono contento, mi sono integrato bene in questo ambiente, prova ne è l'incoraggiamento dei miei compagni perché sanno che gli attaccanti vivono di gol: in questi casi non bisogna lasciarsi prendere dalla foga ma ci vuole solo tranquillità e questa è data anche da questo aiutarsi l'uno con l'altro. Le partite come quella di oggi (ieri, ndr), molto lottata, lasciano grande fiducia e consapevolezza che siamo una squadra che può fare bene. Sono onesto: ho sempre fatto la B e una organizzazione e una dedizione al lavoro come quella che vedo qui all'AlbinoLeffe l'ho osservata poche altre volte nella mia carriera. Qui c'è tutto per poter fare bene, non è così scontato arrivare e scegliere su quale campo giocare all'interno di una area di proprietà. Il mio rapporto con Lopez? E' un rapporto di lunga data, già 12 anni fa a Vicenza mi diceva di tutto (ride, ndr) e ora è uguale: è un tipo focoso, ma ci vuole bene e vuole il bene dell'AlbinoLeffe. Non so dire dove possiamo arrivare, non riesco a ragionare per obiettivi assoluti: io ragiono sulla partita. Giochiamo bene, dobbiamo solo fare in modo che il nostro "giocare bene" produca punti per la classifica".