Stendardo: "Stipendi? Serve buon senso. Prendere esempio dalla Juve"

Guglielmo Stendardo, ex calciatore e adesso avvocato, a tuttosalernitana.com parla del taglio degli stipendi: "Serve buon senso: parlare di soldi e stipendi ora è difficile. Sono discorsi che vanno affrontati nelle sedi adatte. Comunque l’effetto di questa pandemia avrà un impatto negativo anche sul mondo del calcio. Giuridicamente sono soltanto quattro i casi in cui può essere sospeso lo stipendio ad un calciatore: quando lo stesso è vittima o prende parte a un illecito sportivo, quando non rispetta il divieto di scommessa e quando ci sono dei provvedimenti disciplinari o di doping contro l’atleta. Se le società decidessero, senza un vero e proprio accordo, di dimezzare/sospendere la paga potrebbero anche incappare in problemi giudiziari.
E’ una situazione surreale, che non era prevedibile. Bisogna prendere come esempio la Juventus: i calciatori, in quel caso, sono stati molti bravi a trovare un accordo con il club. Ripeto, mi auguro prevalga il buon senso. Comunque bisognerà fare una distinzione tra le categorie perché poi non sarebbe una cosa equa".
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