Rambaudi: "Non ci sarà un'altra Zemanlandia, ma si ricorderanno sempre di noi"

Rambaudi: "Non ci sarà un'altra Zemanlandia, ma si ricorderanno sempre di noi"TMW/TuttoC.com
Roberto Rambaudi
Ieri alle 12:45Altre news
di Valeria Debbia

Il legame con il Foggia e con Zdeněk Zeman non si è mai spezzato. Roberto Rambaudi, oggi allenatore della Luiss in Eccellenza, conserva ancora nel cuore quei momenti unici vissuti con la maglia rossonera: "Io, Beppe (Signori, ndr) e Baiano siamo cresciuti insieme. Nessuno ha replicato quanto abbiamo fatto noi", afferma con orgoglio Rambaudi dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ricordando le gesta del Foggia dei miracoli. "Zemanlandia? Il manifesto di come si deve fare calcio. Oggi il risultato condiziona tutto. Il primo anno arrivammo ottavi in B, eravamo in zona retrocessione. Perdemmo a Brescia e fummo contestati. Per un mese non uscimmo di casa, ma la società andò avanti con noi".

Rambaudi racconta aneddoti sulla durezza degli allenamenti sotto la guida del tecnico boemo: "Il primo ritiro fu un incubo. Io, Signori, Baiano e altri una volta chiudemmo i mille metri in ritardo. Lui, con la sua voce flebile ma distinta, ci disse: 'Muovetevi'. Noi fermi, e pensammo: 'Oh, l'abbiamo svangata…'". Ma Zeman non perdonava: "L'allenamento pomeridiano era alle 17, noi eravamo a pranzo sereni. Intorno alle 14.30, però, ci disse di rifare il percorso. 'Signori, Rambaudi… avanti, correte'. E guai a vomitare, eh. 'Ora che ti sei liberato puoi ricominciare', diceva. È stato unico".

A chi sostiene che Zeman non abbia mai vinto nulla, Rambaudi risponde deciso: "Ha vinto tutto, in realtà. Quando arrivi secondo con la Lazio, hai vinto. Quando ti salvi col Foggia, hai vinto. Quando porti il Pescara in Serie A, hai vinto. Prenda Insigne, Verratti e Immobile: prima di Zeman non giocava nessuno. Dopo averli visti in estate andai da un direttore sportivo e gliene parlai. Mi rispose che se si fosse presentato in ritiro con loro lo avrebbero linciato. Zeman ha rischiato, e dopo 30 anni resta attuale".

L'eredità del Foggia di Zeman rimane incancellabile: "Non vorrei sembrare presuntuoso, ma come noi non c'è stato nessuno. Se devo scegliere dico Callejon, Mertens e Insigne, ma noi eravamo... noi, capisce?". Infine, la consapevolezza che un'epoca irripetibile è stata vissuta: "No, non ci sarà un'altra Zemanlandia, ma si ricorderanno sempre di noi: è il nostro scudetto".