Lescano giura fedeltà all'Avellino: "Voglio restare a lungo, pronto per la B"

Lescano giura fedeltà all'Avellino: "Voglio restare a lungo, pronto per la B"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 11:10Girone C
di Marco Pieracci

Il bomber dell'Avellino Facundo Lescano è stato intervistato dal quotidiano Il Mattino: "Ad Avellino voglio aprire un ciclo. Sono pronto a misurarmi con la Serie B"  esordisce l'argentino, arrivato a gennaio dal Trapani e già decisivo nei primi due mesi trascorsi in maglia biancoverde con 5 gol in 7 partite.

Taranto escluso: è una domenica senza calcio; è l’occasione per un bilancio sul suo primo mese e mezzo ad Avellino: soddisfatto?

"Innanzitutto, dispiace fermarsi per questioni del genere. So bene cosa si prova avendo vissuto la crisi della Sambenedettese nel 2021. Sarebbe stata la terza partita in otto giorni, quella in cui senti di più la fatica. Possiamo recuperare energie. Sono felicissimo per il mio impatto. Tolto il passo falso con il Foggia sta davvero andando tutto per il meglio".

Quattro delle ultime sei partite sono in casa. Mica un dettaglio, non crede?

"Assolutamente no, giocando in un Partenio con una Curva che fa venire i brividi. Il fattore campo ad Avellino ha un valore reale. Lo stiamo sfruttando
al meglio".

Tornando a lei, come ha vissuto il suo mese senza gol?

"Serenamente. Continuando a lavorare. Quelle contro Foggia, Crotone e Casertana non sono state partite semplici. Non ho avuto grandi occasioni, ma se segno io o un altro non fa differenza. Conta vincere le partite. Conta l’obiettivo comune su cui tutti siamo focalizzati".

E poi è arrivata quella rovesciata favolosa contro la Juventus Next Gen: è il gol più bello della sua carriera?

"Un gol del genere, in casa, con l’Avellino, sul risultato di 1-1: mettendo tutti questi elementi sul piatto dalla bilancia, fatico a ricordarne uno più bello".

Riccio ha detto che sarebbe un suicidio rinunciare al tandem Patierno-Lescano: come va la vostra intesa?

"Finalmente non siamo più in competizione. Giocare con un altro attaccante forte è ancora meglio. Abbiamo imparato a dividerci i compiti. Lui si muove tanto, si sacrifica, mi fa spazio; la mia presenza in area lo aiuta ad averne di più. Quando sono arrivato mi ha invitato a pranzo. Ci siamo dati la mano e ci siamo detti: rendiamo felici i tifosi".

Biancolino la adora: cambia per un bomber essere allenato da un ex bomber?

"Tanto. Oltre a farmi sentire stimato, mi spiega come attaccare l’area di rigore avversaria, come prendere dei vantaggi sui difensori. È stato uno degli attaccanti più forti della categoria, i trucchi del mestiere li conosce bene".

Tra gli altri tecnici, chi le è rimasto dentro?

"Tesser mi ha cambiato a livello umano. Mi ha inculcato la cultura del lavoro e fatto capire che il risultato di squadra viene sopra tutto. Zeman mi ha migliorato sotto tanti altri profili: a livello fisico, con i suoi allenamenti; nella gestione della vita fuori dal campo. Il mister è di poche parole ma ti lascia un segno. Spero si riprenda al più presto".

Del suo rapporto con il presidente Antonini si è già detto e scritto tutto. Coi D’Agostino, invece, come procede?

"Li ringrazio per l’investimento. Con il direttore Aiello hanno chiuso l’operazione in maniera impeccabile, senza fare proclami. Sia con il presidente Angelo sia con Giovanni D’Agostino ho un bel rapporto".

Centoventisei gol, specialista della Serie C. Si sente pronto al salto di qualità?

"Sì. Questa etichetta dell’attaccante di Serie C è tempo di togliermela di dosso. A diciotto anni il Torino non mi ha dato la possibilità di andare in Inghilterra. La mia carriera sarebbe potuta svoltare. Sono ripartito dalla Serie D, ho fatto tanta gavetta. Ma ho ancora tanto da dimostrare".

È vero che lei ha un pessimo carattere?

"No. Non ho mai creato un problema, non ho mai saltato un allenamento. Non mi sono mai lamentato se non giocavo".

Pensa che Avellino possa essere il posto ideale per aprire un ciclo?

"Penso al Potenza, a continuare a vincere e a far gol. Qui sto benissimo: voglio restarci a lungo".

In bocca al lupo. Permetta un’ultima curiosità: Crotone- Cerignola la guarderà?

"La corsa è su noi stessi, ma forse un occhio alla tv potrebbe scappare".