La regina del mercato è in Sicilia. Meno soldi, più competenza: auguri al solito esercito di svincolati

02.09.2024 00:41 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
La regina del mercato è in Sicilia. Meno soldi, più competenza: auguri al solito esercito di svincolati
TMW/TuttoC.com

Nelle prossime ore, come di consueto, vi proporremo la classica domandona di fine mercato. Quale squadra è stata la regina dell’estate? Del sondaggio i protagonisti siete voi, l’unica verità è affidata al campo che darà il suo verdetto a fine stagione. A parere di chi scrive, a muoversi è stata una siciliana, con il dubbio tra Catania e Trapani. Da un lato la straordinaria capacità di un ds fuori categoria, pur tra mille difficoltà anche inattese; dall’altra un presidente vulcanico e pure folkloristico che però di colpi ne ha fatti parecchi. Vedremo, aspettiamo le vostre risposte.

A proposito di difficoltà, generiche e generalizzate. In una stagione che inizia con almeno due mine vaganti - e la speranza di sbagliarsi, che non esplodano a un certo punto - la differenza la fanno sempre meno i soldi e sempre più le competenze. Dei primi ce ne sono sempre meno, anche perché a cascata piovono ormai spiccioli, complici le difficoltà delle serie superiori nella gestione dei diritti tv. Un mercato sempre meno movimentato è lì a dimostrarlo. Delle seconde, le competenze, in queste condizioni c’è un estremo bisogno. Senza la pretesa di sapere cosa possa salvare la Serie C e il calcio italiano sul lungo periodo (sospetto che le seconde squadre aiuteranno, e che sugli stadi ci sarà da ragionare in un modo diverso), l’unica strada è rendere sempre più professionale il pallone. Del resto, per qualsiasi operazione servono ormai agenti, avvocati, commercialisti. Troppe società vengono gestite come fossero la salumeria a conduzione famigliare.

Come ogni anno, di questi tempi facciamo il computo dei giocatori rimasti senza squadra, che nella scorsa stagione hanno militato in C. L’anno scorso erano 191, oggi sono 190: il numero resta stabile. Colpisce che in molti casi si tratti di elementi reduci da buone annate. L’augurio è di trovare presto squadra: nella nostra categoria non si parla di calciatori milionari, ma molto spesso di persone “normali” con stipendi poco più che normali.