Ci abbiamo sperato con tutte le nostre forze, ma anche quest'anno siamo rimasti delusi: niente favole dalla C in Coppa Italia Frecciarossa

Solo il Cesena tiene alto l'onore regalandosi i sedicesimi con due protagonisti della promozione dalla terza serie alla cadetteria: Kargbo e Cristian Shpendi
13.08.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Ci abbiamo sperato con tutte le nostre forze, ma anche quest'anno siamo rimasti delusi: niente favole dalla C in Coppa Italia Frecciarossa
© foto di TC

Con la nuova formula della Coppa Italia, che da quattro stagioni prevede poche partecipanti dalla terza serie (quest'anno solo quattro al turno preliminare, mentre l'anno scorso erano state addirittura sei), è statisticamente difficile rivivere le belle favole di una volta nel trofeo della massima categoria.

Negli ultimi quattro anni, infatti, tutti i sogni delle protagoniste di Serie C si sono infranti non oltre i trentaduesimi: il Catanzaro sconfitto dall'Hellas Verona nel 2021/22; la Feralpisalò ko contro l'Udinese nel 2022/23; il Crotone che perde in casa della Cremonese nel 2023/24, anche se i pitagorici hanno costretto i grigiorossi ai supplementari grazie alla rete al 7' di Tumminello poi pareggiata alla mezz'ora da Afena-Gyan. E il pesante 4-0 con cui l'Udinese si è imposta sull'Avellino venerdì scorso, dopo che i biancoverdi avevano fatto loro il derby contro la Juve Stabia.

Come sembrano lontane nello spazio e nel tempo le epopee di Virtus Entella, che nel 2018/19 si regalò la Roma agli ottavi di finale (4-0 per i giallorossi) o "accontentarsi" (si fa per dire!) di quello del Catania, che venne eliminato ai quarti di finale dal Sassuolo (2-1) o di Novara e Pisa che la sorte mise di fronte ai quarti, mentre agli ottavi furono gli azzurri a vivere il sogno dell'Olimpico contro la Lazio (4-1).

D'altronde, chi ha mai detto che una squadra di C non ne può eliminare una di A (in realtà ci accontenteremmo persino di una di B)? C'è stato un tempo in cui le rappresentanti di Lega Pro si erano abituate a regalarci storie di grande coinvolgimento emotivo in Coppa Italia: nel 2017/18 il Pordenone, arresosi solo ai rigori all'Inter a San Siro negli ottavi di finale, la favola Alessandria nell'edizione 2015/16 che, sfida dopo sfida, conquistò la semifinale, dove in un doppio incontro pieno di adrenalina cedette il passo solo al Milan. O Lumezzane e Novara nell'edizione 2009/10: i rossoblù - appena rientrati nel panorama professionistico dopo sei anni di assenza - vennero eliminati dall'Udinese agli ottavi, mentre gli azzurri riuscirono a concedersi il lusso di varcare il tempio del 'Meazza' per affrontare il Milan, che li eliminò. 

Tutte storie che, malauguratamente (d'altronde con così poche protagoniste in campo è difficile il contrario...), non si sono più replicate. E che ci mancano. Per accontentarci pensiamo allora alle parabole ascendenti di chi in questa Coppa Italia si è messo in evidenza, dopo annate trascorse sui campi di terza serie: parliamo del neopromosso Cesena che si è regalato i sedicesimi contro la vincente di Frosinone-Pisa eliminando l'Hellas Verona e lo ha fatto con i protagonisti che l'hanno lanciato dalla C alla B: Augustus Kargbo con un preciso filtrante e Cristian Shpendi che da posizione ravvicinata devia in gol il passaggio del solito Kargbo.