Pres Crotone: "Longo mai in discussione, progetto a lungo termine"
Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il presidente del Crotone Gianni Vrenna. Queste le sue parole:
State ragionando su giovani di prospettiva per gennaio o giocatori di esperienza?
“Il compito è trovare giocatori che possano essere funzionali per questo allenatore. Abbiamo investito molto negli ultimi anni, è necessario a mio avviso fare una ristrutturazione della Lega Pro. Tanti presidenti investono e per come è nata questa Lega Pro non è il massimo. Si poteva pensare a mettere in campo una Lega Pro due con un girone da 20 squadre, prendere due squadre direttamente promosse e una dai playout come si fa in Serie B. Dare così più possibilità ai giovani di giocare in Lega Pro due per poi essere pronti al salto di categoria, ci sono delle realtà importanti che investano molto e credo ci sia bisogno di una sorta di B-2 che possa coinvolgere piazze importanti”.
Crede che ci siano delle società troppo in difficoltà dal punto di vista economico?
“Un esempio è stato l’anno scorso, per disputare i playoff abbiamo dovuto aspettare un mese, delle squadre hanno difficoltà a riprendere la forma, ci sono dei ricorsi al TAR. Ci sono delle realtà che fanno fatica ad andare avanti nei campionati, se ogni anno c’è chi non paga e non può iscriversi al campionato si falsa il campionato stesso”.
Quanto è stato importante dare fiducia a mister Longo?
“Il nostro allenatore non è stato mai messo in discussione, abbiamo sempre creduto nel suo modo di fare calcio. È una persona perbene che sa di calcio, già dal primo incontro in sede dove abbiamo discusso abbiamo capito che era l’uomo giusto per la piazza di Crotone e lo sta dimostrando. Con lui abbiamo fatto un progetto a lungo termine, speriamo di tenerlo il più possibile a Crotone magari anche in una categoria diversa”.
Come procedono i lavori per la tribuna dello stadio?
“C’era questo problema con la sovrintendenza, era una tribuna provvisoria e oggi abbiamo iniziato a smontare tutta la parte superiore, che di fatto è proprietà nostra. Parliamo di 4600 posti che non ci saranno più, la speranza è che con l’anno nuovo questo stadio possa diventare definitivamente nostro anche con una capienza ridotta a 12 mila posti, ma che possa dare a Crotone uno stadio nel centro della città e che possa rappresentare una soluzione definitiva”.
Si è tornati alla filosofia del Crotone con mix di giovani ed esperti. Quanto la soddisfa vedere giovani che fanno così bene?
“Dobbiamo continuare così, cercando di aumentare il numero di giocatori di proprietà. Alcuni giovani sono nostri, altri sono di società che magari affronteremo il prossimo anno. L’obiettivo è portare a Crotone dei calciatori che siano del Crotone”.
Tumminello ha fatto sette gol nelle ultime otto. Quanto orgoglio c’è nel vedere la sua crescita?
“È un motivo d’orgoglio perché è un calciatore che ha fatto l’esordio qui in Serie A, veniva dalla primavera della Roma. Qui ha avuto un infortunio importante in Serie A, ha fatto una carriera importante poi si è perso per i tanti infortuni. Quando non aveva più la vetrina di prima ci abbiamo creduto, abbiamo fatto un contratto di quattro anni perché conoscevamo le sue qualità. Ora stiamo traendo tutti i frutti delle sue qualità, speriamo di creare quell’asse importante per il prossimo futuro”.
Mister Longo è sempre così perfezionista e non si scompone mai o ci può raccontare qualche aneddoto?
“Posso garantire che è una persona simpatica, perbene e che qualcuno può interpretare questo suo atteggiamento come distaccato. In realtà è una persona molto educata che sa stare al suo posto, questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di affidarci a lui”.
Vuole mandare un messaggio alla piazza?
“Ho sentito l’ultima conferenza stampa dove qualche giornalista ha voluto risaltare che il mister stia facendo una scelta legata al minutaggio dei giovani. I risultati possono arrivare anche con i giovani, il messaggio è rivolto ai disfattisti e non ai tifosi. Lasciateci lavorare, non voglio essere presuntuoso ma facciamo calcio da 35 anni, abbiamo lanciato giocatori importanti a Crotone, calciatori che hanno anche vinto l’Europeo. Facciamo calcio da 35 anni, si sbaglia pure ovviamente però tirando le somme abbiamo portato il grande calcio in questa piccola e martoriata cittadina. Abbiamo trovato un allenatore che è un aziendalista, oltre che un allenatore”.
Gomez ci aveva parlato di un discorso del direttore dopo la sconfitta con l’Avellino. Quanto è importante in una società come il Crotone curare anche la comunicazione interna?
“È fondamentale, in una società a conduzione familiare c’è quasi un rapporto padre-figlio anche con il direttore, però quando c’è da intervenire duramente possiamo farlo. Quando le cose vanno male ogni società deve intervenire”.
Suo figlio è giovane però si vede che è un uomo di calcio. È un dirigente che va oltre il valore padre-figlio.
“Tenete presente che Raffaele ha 34 anni, io sono in società da 35 anni quindi è cresciuto di fatto a pane e calcio”.