Cerignola, Di Toro: “Orgogliosi di ciò che stiamo facendo, ma non possiamo fermarci a pensare”
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Elio Di Toro, direttore sportivo dell’Audace Cerignola, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio per analizzare l’ottimo periodo di forma della squadra gialloblù. Queste le sue parole:
Si può dire che state facendo una stagione discreta?
“Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo, perché poi la verità è che certe volte non si riesce a godere appieno di quello che si fa, dato che il quotidiano ti mette impone di guardare al presente e al futuro. L’orgoglio però c’è ed è giusto anche dirlo, ma allo stesso tempo sappiamo che non ci si può fermare a pensare perché altrimenti si perde di vista quella che è la nostra natura”.
Quanto manca al rientro di Cuppone?
“Siamo in attesa che il ragazzo recuperi appieno. Sono passati quattro mesi e mezzo e Cuppone ha spinto tanto. Noi siamo anche stati penalizzati dalla sua assenza. Lo aspettiamo, ma siamo consapevoli che quando un giocatore viene da un infortunio bisogna valutarlo senza fretta, cercando di metterlo nella condizione di non avere altri problemi. Ci auguriamo di averlo per lo sprint finale”.
Come si gestisce adesso la vetta della classifica?
“Abbiamo una classifica che ci inorgoglisce, ma allo stesso tempo sappiamo che questo è un campionato totalmente livellato in cui ci sono tante squadre in lotta. È ovvio che ora per noi valutare la posizione classifica è anche giusto, ma bisogna pensare che ci sono ancora tante partite. Si deve solo continuare a cercare di giocare bene e a cercare di vincere le partite, poi la classifica sarà una conseguenza di quello che avremo fatto in campo”.
La prossima gara contro la Turris può diventare un’occasione ulteriore per allungare sulle altre?
“In questo campionato non esistono partite facili. Soprattutto quella di Domenica è forse, da un punto di vista mentale, difficilissima. C’è da combattere e c’è da mettere tanta determinazione per portare a casa il risultato.
Sul mercato abbiamo cercato di inserire delle caratteristiche secondo quelle che le richieste del tecnico. Abbiamo provato a riportare due giocatori che conoscevano l’ambiente e anche per velocizzarne l’ambientamento. Abbiamo poi preso due giovani; uno che ha grandissimo dinamismo come McJannet e l’altro che è Santarcangelo, il quale per me è un giocatore straordinario ha è un grande futuro. Abbiamo fatto delle scelte mirate anche guardando il bilancio, tant’è che poi abbiamo fatto anche delle cessioni”.
Il ritorno di Achik cosa rappresenta?
“Achik nasce di pari passo al nostro percorso, in un momento in cui bisognava salvarti il serie D, ma poi siamo cresciuti anche noi insieme a lui. Ora si è rimesso in discussione e Lunedì è entrato con la mentalità giusta. Alla fine del resto determinare un risultato conta molto di più di una partita fatta per novantacinque minuti e lui questo aspetto mentale lo ha capito. Ha fatto anche un grandissimo goal, che ha dato soddisfazione a lui e a noi che abbiamo ricreduto in questo matrimonio nuovo”.
Come sta vivendo questo momento il pubblico di Cerignola?
“Il presidente da quando ha preso il timone di questa squadra ha dato lustro alla città e ormai l’ambiente piano piano sta cominciando a capire quello che sta succedendo. Voglio anche fare i complimenti ai tifosi, perché non era scontato vedere arrivare cinquecento supporters in trasferta a Caserta di Lunedì sera. Ad oggi siamo una realtà che è un po’ incredula, ma allo stesso orgogliosa di quello che questi ragazzi e questa società stanno facendo per la propria città”.
Negli scontri diretti dovrete affrontare solo il Crotone in trasferta, mentre Trapani, Benevento e Monopoli saranno da ospitare in casa. Può incidere in positivo questo aspetto?
“Sì dobbiamo incontrare queste squadre, ma anche quelle che giocano per salvarsi non saranno da meno. Ogni partita è dura perché c’è veramente tanto equilibrio. Ogni partita deve essere affrontata nella giusta maniera, con la giusta determinazione e con la giusta umiltà”.
Quanto è stato difficile separarsi da Ruggiero, ma al contempo che soddisfazione c’è nell’aver lanciato un ragazzo in club importante come il Trapani?
“È un ragazzo a cui sono affezionato tanto, che ha grandissima qualità e che mi è dispiaciuto vedere andare via. Purtroppo non c’erano le condizioni per continuare dal punto di vista della situazione contrattuale. È ovvio che fa piacere che lui faccia il suo percorso con una società ambiziosa e con un presidente che ha voglia di far bene. Se devo dire la mia avrei un po’ valutato al posto suo, dato che avrebbe potuto terminare la stagione con no visto quello che si era creato a livello di gruppo. Quando però mi sono accorto che non c’erano le condizioni per continuare abbiamo deciso insieme al presidente di effettuare questa cessione. Gli auguro sempre il meglio, perché Zak, ti voglio bene”.
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