Focus TC

Serie C, 30^ giornata: la Top 11 del Girone B

Serie C, 30^ giornata: la Top 11 del Girone BTMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Moscatelli
sabato 9 marzo 2024, 06:30Girone B
di Marco Pieracci

Si interrompe dopo sette mesi il percorso netto del Cesena, che non perdeva dal 3 settembre. Con nove punti di vantaggio la formazione romagnola può dormire sonni tranquilli, anche se la Torres non si fa sfuggire l'occasione per consolidare il secondo posto e accorciare sulla vetta. Quinta vittoria di fila per i sardi, utile per tenere a distanza la Carrarese, mentre il Perugia crolla sul campo della Virtus Entella. Questa la Top 11 del girone B di TuttoC.com per la 30^ giornata.

PORTIERE

Andrea Zaccagno (Torres): la partenza col piede schiacciato sull'acceleratore della SPAL non lo coglie impreparato, alla fine dei giochi si conteranno almeno tre interventi decisivi, dal coefficiente di difficoltà elevato. Spettacolare quello su Siligardi.

DIFENSORI

Edoardo Ferrante (Recanatese): si prende la rivincita personale tanto attesa: da reintegrato mette la firma su un successo fondamentale nella corsa per la salvezza. Prende l'ascensore e scende al piano giusto per spedirla alle spalle di Plizzari.

Massimiliano Pane (Sestri Levante): il centrale goleador si spinge in avanti, alzando l'asticella. La sesta rete in campionato pesa come un macigno, perché regala il blitz esterno sulla riviera romagnola. Ennesimo bonus per arrivare all'obiettivo. 

Jonas Rouhi (Juventus Next Gen): spinge come un forsennato, senza dimenticarsi della fase difensiva. Col sinistro fa quello che vuole, in dribbling è difficilmente arginabile: nello slalom con cui va vicino al bersaglio gli avversari sembrano birilli.

CENTROCAMPISTI

Andrea Rizzo Pinna (Lucchese): imprendibile per i malcapitati difensori del Pontedera e per la maggior parte dei colleghi del girone. La doppietta si incastra in una stagione da incorniciare, sfiora pure il terzo. Doppia cifra raggiunta, dove vuole arrivare?

Luis Hasa (Juventus Next Gen): dello show in terra sarda è il grande protagonista, a tratti abbagliante con la sua classe smisurata. Confeziona un gol gioiello, da vedere e rivedere. Sarà il prossimo gioiello a essere lanciato da Allegri in prima squadra?

Nicolas Schiavi (Carrarese): trova il gol olimpico direttamente dalla bandierina, inventandosi una traiettoria malefica che sorprende il povero Pisseri. Regista da cinque stelle, ormai un lusso per la Serie C, gestisce i tempi di gioco con la consueta calma.

Andrea Corbari (Virtus Entella): si abbatte sul Perugia con la forza travolgente di un tornado, gli effetti sono quelli. Prende d'assalto l'area di rigore biancorossa a colpi di inserimenti devastanti. Tripletta e tanti saluti a chi prova inutilmente a contrastarlo.

ATTACCANTI

Giuseppe Panico (Carrarese): se Schiavi è la mente, il faro che illumina la manovra, lui è il braccio armato deputato a concretizzare la mole di gioco prodotta. Lo fa alla grande, come del resto gli succede da diversi mesi: mai stato così prolifico in carriera.

Lorenzo Spagnoli (Ancona): per ritrovare i tre punti inseguiti da quasi un mese la formazione dorica si aggrappa al proprio bomber, che raramente delude quanto conta. Nel giorno del 119esimo compleanno del club si regala una doppietta nel derby.

Davide Merola (Pescara): si può essere il migliore in campo in una gara persa? In questo caso, sì. Fa tutto quello che può per evitare la seconda sconfitta, ma non basta. La stella del numero 10 brilla anche in una notte complessivamente da dimenticare.

Cristian Shpendi (Cesena): prima o poi doveva succedere, la capolista cade dopo 28 risultati utili consecutivi, ma il capocannoniere del torneo non si ferma neanche stavolta, anzi: pur rimanendo isolato riesce a consolidare il primato avvicinandosi a quota 20.

ALLENATORE

Antonio Calabro (Carrarese): nove partite sono un campione già di per sé significativo per misurarne l'impatto: sei vittorie, tre pareggi e lo scalpo del Cesena, ponendo fine a una striscia di imbattibilità partita quando gli ombrelloni erano ancora aperti, avvicinano il lavoro svolto fin qui alla perfezione.