Top & Flop di Union Clodiense-Giana Erminio

Il calcio è bello perché è strano. I continui ribaltamenti di fronte del "Dino ed Aldo Ballarin di Chioggia lo confermano.

In terra veneta la Giana Erminio riesce a conquistare l'intera posta in palio prima risultando superiore e poi soffrendo per via dell'espulsione per doppia ammonizione rimediata da Scaringi a metà della ripresa. Da lì, ovviamente, la squadra di Chiappella avrebbe dovuto sudare freddo per via dell'inferiorità numerica, ma così non è stato. L'Union Clodiense ha prima preso il campo, per poi spegnersi via via. 

L'inerzia ha continuato ad essere dalla parte milanese, capace di sovrastare quella veneziana con l'ingresso di Lamesta e, soprattutto, Tirelli, fondamentali per realizzazione e conquista del rigore decisivo. Senza nulla togliere ai due, il migliore, però, rimane quel Marco Nichetti capace di trasformare la squadra di patron Bamonte dal momento del suo approdo nella Martesana.

I lombardi conquistano così la propria quarta vittoria consecutiva in campionato e confermano il proprio ottimo momento di forma, alimentando ancor di più le speranze di un dopo stagione nella parte alta della stessa. I veneti, invece, restano a 3 lunghezze dalla zona playout, mancando così l'opportunità di agganciare il treno in questo turno 

TOP:

NICHETTI (Giana Erminio): Dal suo acquisto la Giana ha cambiato totalmente aspetto. La sua dinamicità in mezzo al campo trasmette una sicurezza tale che la squadra ha saputo trasformare in vittorie. La sua tranquillità e la facilità d'azione, poi, impreziosiscono ancor più la situazione. Cosa non da poco. FORTEZZA.

SINANI (Union Clodiense): Tra i più propositivi della propria compagine. Spinge ed offende con costanza e le azioni più pericolose derivano tutte o quasi dai suoi piedi. POSITIVO.

FLOP:

REGONESI (Union Clodiense): Il più spento tra i ventidue in campo. Dalla sua freschezza e giovane età ci si aspetterebbero sgroppate a non finire, invece si limita a trotterellare, non fornendo l'apporto che la propria squadra avrebbe cercato. MANCANTE.

MANGIAPOCO (Giana Erminio): Mai veramente impegnato nel corso della gara, ma, quando chiamato in causa, non dimostra quella tranquillità a cui ci ha abituato. L'apprensione, di conseguenza, si trasmette in tutta la retroguardia che, per fortuna sua, regge bene alle proprie imprecisioni. TRABALLANTE.

Clicca qui per rivivere le emozioni della diretta scritta a cura di Roberto Della Corna