Inizia il mercato - Cosa aspettarsi dal Renate: un "undici" da preservare

01.01.2025 21:00 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Un gennaio tranquillo?
TMW/TuttoC.com
Un gennaio tranquillo?

Il mercato di gennaio è sempre, in qualche modo, figlio della classifica. Una classifica che, in casa Renate, dice, nell'ordine: 34 punti, quinto posto, una salvezza sostanzialmente già acquisita al netto dei rituali scongiuri, la volontà di non partire svantaggiati nella lunghissima post-season dai playoff formato extra-large.

E' importante partire da questo dato perché è da questo che deriva tutta la serie di considerazioni che strutturano un mercato che, quest'anno in Brianza, di "riparazione" non ha molto. Dunque, primo dato: non sarà un gennaio di superlavoro per il D.s. Magoni.

Nessuna rivoluzione: sia perché siamo di fronte ad un cammino oggettivamente positivo (sia in termini di risultati sia in termini di integrità della rosa in tema di infortuni), sia perché, a differenza di "altri" gennaio, non ci sono particolari gioielli da esporre in vetrina. Per intenderci: non c'è il nome che è esploso in questa prima parte di stagione finendo sui titoli di giornale, non c'è quello che è stato, per esempio, il Galuppini da liberare per accontentare, da una parte, legittime ambizioni personali, dall'altra esigenze di bilancio aziendale.

E allora, si guardano gli altri? No, qualche variazione è inevitabile. Reparto per reparto, ecco il Renate che imposta il suo 2025.

Capitolo portieri. Nobile era l'all in sul quale si puntava ad inizio stagione e all in resta sul tavolo verde. Il campano è partito bene, poi un paio di passaggi a vuoto cui fa seguito una ripresa di buona personalità. Nel Renate vittorioso dell'ultimo periodo c'è anche l'ex-Samb, protagonista dunque di una stagione fin qui positiva. E, a questo punto, con una situazione oggettivamente bloccata tra i pali, non stupirebbe la partenza di Ombra o Bartoccioni, giovani che non possono attendere troppo in panchina se vogliono sviluppare la propria carriera. Soprattutto il secondo, classe 2004, che ha firmato un biennale dopo aver salutato la casa madre rossonera.

Cercasi miglioramenti incrementali in difesa. La logica suggerisce che l'unico indiziato a poter partire potrebbe essere Gardoni, centrale mancino classe 2004 utilizzato uno scampolo di partita proprio all'ultima giornata di andata. Anche alla luce di un triennale siglato, un prestito potrebbe essere un buon investimento, per lui e per il Renate che verrà. Resta poi da capire, a proposito di mancini, se la società vorrà introdurre un centrale sinistro di esperienza o se Auriletto (un destro) continuerà ad essere adattato (in verità con profitto, per quanto visto fino ad ora) quale partner di Spedalieri.

Anche il centrocampo offre un paio di nomi da attenzionare. La mezzala Calì ha recuperato, giocando gli ultimi 7 minuti contro la Pro Patria dopo un girone di andata in infermeria: un conto però sono 7 minuti, un altro è un apporto fattivo dentro un calendario come sempre intenso. Gennaio servirà anche per verificare il pieno recupero del trentenne milanese. Se le risposte dovessero essere interlocutorie, una mezzala in arrivo potrebbe starci, anche perché finora è andata bene (anzi, bravi i preparatori atletici che quest'estate con tutta evidenza hanno garantito a Foschi un'ottima "base") per quanto riguarda una tenuta fisica di squadra, ma alla fine in mezzo hanno giocato più o meno i soliti. Da risolvere poi la questione Esposito. Titolarissimo nel biennio precedente, il mediano ha chiaramente i mezzi per riprendersi le chiavi del centrocampo ma ora si trova davanti un reparto che non ha bisogno, con Delcarro e un Vassallo che vede pure la porta, di vedere i propri equilibri messi in discussione. L'idea di un addio, per il campano, non è dunque così remota.

16 gol realizzati. E' la freddezza dei dati a suggerire l'obiettivo per il D.s. Magoni che, non ha caso, pur nella sua proverbiale prudenza non nasconde, ai microfoni della nostra redazione [LEGGI QUI] che il target è reale ed esplicito. E' un attacco che deve vedere almeno un faccia nuova. L'identikit è strettamente correlato all'elemento che saluta: sarà over se il possessore della valigia è un over (no, non sarà Plescia), sarà under se un under prende altre strade. Il campo ha detto che, per esempio, non sempre è stato facile collocare tatticamente uno come Egharebva, ragazzo che si è applicato in tante situazioni anche all'interno di una stessa partita senza però trovare una precisa identità. 

Ma il campo è solo uno dei tanti elementi del calciomercato. Un meccanismo fatto di incastri, intese, accordi che cadono all'ultimo, parole dette e parole rimangiate. I patti da galantuomini e le viltà più grette. Comportamenti nobili, comportamenti meschini. Gennaio rappresentazione scenica della vita. Signori, da oggi si va in scena.