DS Union Clodiense: "Esonerare Andreucci non è stato facile. Ora niente calcoli"
Alberto Cavagnis, direttore sportivo dell’Union Clodiense, è intervenuto nella mattinata di TMW Radio, a margine del programma A Tutta C.
La cura Tedino ha già portato i suoi risultati. Cosa è cambiato?
“È cambiato il fatto che dentro il gruppo sia arrivato qualcosa di diverso dal punto di vista tattico e motivazionale. Con il Lumezzane è arrivata una vittoria meritata”.
L’esonero di Andreucci è stato un passo duro ma necessario da prendere?
“Arrivare all’esonero dopo quello che era stato fatto l’anno scorso e negli ultimi anni non è stato facile. Di solito io non sono uno favorevole agli esoneri, però poi anche la società ha dei pensieri ed è giusto che in certi casi si prendano determinate decisioni. Finora è andata bene, ma ancora non abbiamo fatto niente. Dobbiamo pedalare e se avremo fatto la scelta giusta lo sapremo tra un po’”.
Dal punto di vista del mercato sono previsti altri rinforzi?
“Ora non dobbiamo fare calcoli, ma bensì mettere in campo spirito e voglia di raggiungere la salvezza. Sul mercato faremo qualcos’altro, perché con l’arrivo del nuovo allenatore può servire qualcun altro, dato che è cambiato anche qualcosa tatticamente. Detto ciò il mister è contento dei ragazzi che ha a disposizione. Il mercato di gennaio è spesso difficile da fare, soprattutto perché da ultimi in classifica non siamo molto appetibili. Speriamo però di fare qualcosa di importante che accontenti l’allenatore”.
Allargando il campo sul girone A, il Vicenza ha la possibilità di recuperare per il primo posto?
“Il pensiero che mi sono fatto è che il Padova dal punto di vista del gioco e dei risultati stia facendo un percorso che pareva quasi delineato. Il Vicenza però come struttura di squadra può dire la sua avendo anche lo scontro diretto in casa. Il campionato non è ancora chiuso, ma bisogna dare i meriti finora al Padova. Il mister, il direttore e tutti gli altri stanno facendo un ottimo lavoro”.
Un giudizio sull’Atalanta U23 e sulle squadre Under 23?
“Dell’Atalanta posso solo parlar bene, perché avendo un rapporto di stima con il direttore Gatti so come lavora. La squadra è veramente ricca di giocatori forti. Ben vengano queste squadre, perché avendo vissuto i settori giovanili penso che sia importante far giocare i giovani. In Italia ne abbiamo di ragazzi forti, bisogna solo dargli la possibilità di sbagliare. Nell’operare sul mercato, il fatto che ci siano le Under 23 cambia poco, anzi a volte ti dà occasione di prendere giovani forti che conoscono già la categoria. Dall’Atalanta ho preso Regonesi, classe 2004, e Mora, che ha vissuto dieci anni in nerazzurro. Anche alla Juventus hanno giocatori che possono dare una mano alle società di Serie C”.
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