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Ferraro: “Catania, la Coppa Italia ha risollevato il morale. Ma serviva altro”

20.06.2024 19:45 di  Redazione TC  Twitter:    vedi letture
Ferraro: “Catania, la Coppa Italia ha risollevato il morale. Ma serviva altro”
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© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

Giovanni Ferraro, ex allenatore del Catania, ha parlato ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione a A Tutto C.

Da spettatore che Catania ha visto quest’anno?
“Avendo cambiato tanti giocatori ha di conseguenza cambiato tutti i programmi. È stato un anno difficile, prima Tabbiani, poi con Lucarelli e infine con Zeoli. La Coppa Italia ha risollevato un po’ il morale, ma per Catania serve altro”.

Si aspettava di vivere un anno sabbatico dopo le vittorie con Giugliano e Catania?
“Quest’anno ho visto tante partite e fatto corsi per conseguire il patentino UEFA pro. Qualche squadra di Serie D mi aveva chiamato, ma ho evitato di avere contatti. Alcuni direttori purtroppo chiedono solo del contratto, mentre a me piace parlare di calcio e di pianificazione”.

Toscano può valorizzare ulteriormente il valore della rosa?
“La rosa può far è un grande salto di qualità, Toscano è scelta che ha senso. Ho capito molto meno la scelta dell’anno scorso. Tabbiani è bravo, ma Fiorenzuola è un mondo troppo diverso rispetto a Catania. Potevo essere io a rimanere in panchina, ci tenevo a dirlo. In D avevo anche gestito una rosa di trentanove giocatori, ogni partita dovevo mandarne dodici in tribuna”. 

Consiglierebbe a Capuano di rimanere a Taranto?
“Se il presidente crede che sia la scelta giusta allora deve restare. Se una proprietà è dubitante è meglio cambiare. Capuano è un professionista che conosciamo da tanti anni. Con questi giocatori importanti la squadra può far bene”. 

Si aspettava una vittoria così della Juve Stabia nel girone C?
“Alla Juve Stabia quest’anno è girato tutto per il verso giusto; basti pensare che il presidente all’inizio non voleva restare. Hanno ottenuto un risultato strepitoso e anche il mister è stato straordinario. La squadra ha saputo sfruttare le difficoltà delle squadre più blasonate“.