Ciofani rivela: "Sarei potuto tornare al Pescara nel gennaio 2019"

06.08.2024 17:00 di  Valeria Debbia   vedi letture
Ciofani rivela: "Sarei potuto tornare al Pescara nel gennaio 2019"
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Daniel Ciofani, attuale dirigente della Cremonese, ma con un passato nelle file del Pescara ha ripercorso i suoi ricordi col Delfino ospite su Rete8: “Giornata indimenticabile quel 25 febbraio 2006. Sarri mi dice di entrare nei minuti finali del match con l’Arezzo in vantaggio per 1-0 all’Adriatico. Con un mio guizzo la pareggiamo.

E’ Il parametro dei gol importanti realizzati nel prosieguo della carriera, reti che probabilmente non hanno raggiunto lo stesso picco di adrenalina.

Avevo 20 anni. La stagione precedente, sempre in B, Simonelli mi ha fatto debuttare sul campo del Crotone.

Fondamentale la famiglia per i valori che mi ha trasmesso e che hanno accompagnato tutta la mia crescita. Fondamentali gli insegnamenti di Cetteo Di Mascio nel settore giovanile. Oggi, infatti, vedo dei ragazzi che si approcciano alle prime squadre na non hanno quell’educazione.

Sarei potuto tornare al Pescara nel gennaio 2019. Sono stato vicinissimo. Poi, però, il Presidente del Frosinone Stirpe mi disse “uno come te che ha fatto la storia di questo club non può andare via gli ultimi giorni di mercato”. Subito dopo ho fatto tre gol in A contro Sampdoria, Parma e Fiorentina.

Se penso a me e a Scamacca, il motore è totalmente diverso. Poi io non cambierei la mia storia con la sua. Questo è poco ma sicuro. Il mio cervello era da Champions League, le mie qualità fisiche così così ma sono riuscito comunque a fare 100 presenze in A. Me le sono godute. Le ho vissute con la gioia di un bambino che ha realizzato il suo sogno. Non cambierei la carriera con quella di altri 100 ragazzi che escono dalle Primavere. Solo perché sono delle plusvalenze, restano a giocare in serie A.

Mi sarebbe piaciuto giocare un altro anno. Avrei voluto continuare a Cremona. Non è stato possibile. Pur tuttavia, il club lombardo mi ha dato la possibilità di cominciare la carriera da dirigente.

Un’opportunità. Diciamo che da buon attaccante ho sfruttato questo assist. Ho visto una palla vagante in area e l’ho messa dentro. Nel contempo sto frequentando a Coverciano il corso per allenatori Uefa B. Per il momento, la strada è quella dirigenziale”.