TMW Radio

Camplone: “Arezzo? Non mi meraviglia il primato. Avellino? Per ora è la delusione”

25.09.2024 19:45 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Camplone: “Arezzo? Non mi meraviglia il primato. Avellino? Per ora è la delusione”
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Andrea Camplone, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto nel corso di “A Tutta C” a TMW Radio per commentare vari temi.

Come mai lei non ha ancora trovato una panchina? È cambiato il calcio?
“Per me è cambiato il modo di prendere gli allenatori. Sono molto importanti anche i rapporti con procuratori e dirigenti. Io sono sempre stato fuori da questo e sono a casa. Adesso, poi, va di moda pescare dalla primavera per risparmiare. Ad averci rovinato è anche la legge che permette ad un allenatore di allenare due squadre diverse la stessa stagione”.

È sorpreso dell’inizio dell’Arezzo?
“L’Arezzo già da quando ci stavo io era una società importante. Quella stagione lì con il Covid ci siamo allenati poco, ci fu il mio esonero e sono retrocessi. Sono rimasti, però, una bella società e non mi meraviglia che siano primi in classifica. Sono contento per loro”. 

Pareggio non spettacolare tra Perugia e Pescara, che idea si è fatto sulle due squadre?
“Ero allo stadio l’altra sera, non è stata una partita brillantissima. Alla fine forse il Perugia meritava qualcosa in più rispetto al Pescara perché ha avuto qualche occasione in più. Calcolando, poi, che il Perugia aveva 5-6 assenze ha fatto una grande partita. Il Pescara ha stupito un po’ tutti perché è seconda in classifica. Per me può fare qualcosina in più se viene puntellata in avanti”. 

Per il Perugia può aver influito il cambio societario?
“Il Perugia è una buonissima squadra. Ha giocatori importanti e sprecati per la categoria. Per me il cambio di società ha tolto qualcosa. Il presidente è andato via mentre veniva contestato. Non so se la nuova proprietà metterà mano al portafoglio perché qualcosina va aggiunto. Per esempio in avanti sicuramente va aggiunto qualcosa perché mancano un po’ di gol”. 

Baldini è la scelta giusta per il Pescara?
“È uno che dice quello che pensa, non ha peli sulla lingua e quindi secondo me è stato apprezzato. Il tifoso non vuole essere preso in giro quando uno sbaglia si deve prendere le proprie responsabilità. Nel calcio non si possono nascondere le cose”. 

Benevento, Catania e Arezzo: tre grandi della C, che momento stanno vivendo?
“Il Benevento sta bene e, tenendo il proprio allenatore, ha dato continuità al progetto. Il Catania, invece, ha cambiato tanto e quindi c’è bisogno di tempo. La delusione totale è sicuramente l’Avellino. È un peccato perché la piazza non si aspettava questo”. 

C’è qualche giovane che la colpisce in questa Serie C?
“Non ti so rispondere perché ce ne sono tanti soprattutto nelle U23. È importante che ci siano queste squadre perché aiutano moltissimo a formare questi ragazzi. Andare a giocare in certi stadi ti forma anche caratterialmente. Rimanere nel proprio orticello non serve a nulla”.

È un campionato molto formativo anche per gli allenatori
“La C è un campionato difficilissimo. Io ho fatto dall’Eccellenza alla B e per me più si alza il livello più è facile allenare. In C è difficilissimo allenare perché trovi anche calciatori che devi formare”.