Antonioli ritrova la Fermana: "Esperienza che mi è rimasta dentro"

Antonioli ritrova la Fermana: "Esperienza che mi è rimasta dentro"
giovedì 27 ottobre 2022, 16:10Altre news
di Giacomo Principato

Sfida speciale in vista per il tecnico Mauro Antonioli, impegnato con la sua Imolese nell'incontro salvezza da ex contro la Fermana. “Non sarà una gara come le altre, ho un pizzico di emozione perché per la prima volta li riaffronterò da avversario, tornando in posto familiare in cui sono stato benissimo - ha raccontato a Youtvrs.it -. Soprattutto il primo anno, coinciso con i risultati. Ho conosciuto persone eccezionali. Mi è rimasto dentro e mi dispiacque abbandonare. Il mio addio? Il dolore era talmente forte che, a differenza di altri colleghi che scrivono post strappalacrime, non avevo bisogno di testimoniarlo alla gente. Penso di aver dimostrato quanto fossi attaccato alla Fermana. Era inutile in quel momento parlare, avrei potuto dire cose di cui mi sarei pentito in un momento di delusione e nervosismo, non sarebbe stato nemmeno giusto. Devo ringraziare l’allora società, il dg Conti e il ds Andreatini per la possibilità che mi hanno dato. A volte sono nate delle incomprensione, ma nessuna polemica. Avevo uno staff e un gruppo di ragazzi eccezionale”.

L'allenatore racconta poi cosa non ha funzionato a dovere in quell'annata: “Non è facile dirlo, era la stagione post Covid, iniziammo in ritardo, il mercato si concluse il 30 settembre e arrivarono 8-9 giocatori l’ultimo giorno quando già avevamo fatto due partite. Il calendario in avvio fu difficilissimo, nelle prime cinque gare affrontammo squadre di livello assoluto che partivano per vincere tra cui il Perugia che alla fine andò in B. Lo start ha influito, ci eravamo ripresi con due vittorie di fila con Gubbio e Imolese in inferiorità per tutta la gara. Ma qualcosa si era rotto, anche io feci degli errori. Sono stato esonerato a dicembre dopo la trasferta di Modena, dove tutto era iniziato l’anno prima, poi c’erano due partite sulla carta abbordabili con Arezzo e Ravenna. Avrei sperato di giocarmi quelle carte lì. Ma la società cambiò. E fece benissimo, visto i risultati ottenuti poi con Giovanni Cornacchini”.