INTERVISTA TC - Grammatica: "Vi presento Prati, Cagliari ci ha visto lungo"

17.08.2023 11:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Grammatica: "Vi presento Prati, Cagliari ci ha visto lungo"
TMW/TuttoC.com

Dalla Spal al Cagliari, il doppio salto di Matteo Prati che sta bruciando le tappe dopo che due anni fa giocava in Serie D con la maglia del Ravenna. Ai microfoni di TuttoC.com ha parlato il direttore sportivo di quel Ravenna ovvero Andrea Grammatica che conosce benissimo il giovane centrocampista.

Conosce Prati, si aspettava questo salto?
"Quando sono arrivato a Ravenna avevamo aggregato sette ragazzi dalla juniores tra cui Prati, aveva fatto il trequartista e dai primi allenamenti mi ero accorto che era uno dei più bravi dal punto di vista tecnico e tattico. Cercavamo un play over, stavamo valutando il mercato ma allenamento dopo allenamento ci siamo resi conto che il ragazzo aveva qualità. Alla seconda amichevole ho deciso che era lui il giocatore che cercavamo, gli mancava l'esperienza per prendere un ruolo così importante però grazie alla sua dedizione e al lavoro e allo staff di Andrea Dossena ha bruciato le tappe. Ha messo un po' di chili nella sua struttura ed ha fatto la differenza nel girone di ritorno. Ha fatto sei gol e numerosi assist, è un giocatore molto lucido e vede la giocata prima degli altri. Sa fare le due fasi, è il giocatore più forte che ho avuto nelle scelte ed ha una velocità di pensiero impressionante. Ho sempre pensato che potesse arrivare in Serie A, è destinato a fare qualcosa di importante. Il Cagliari ci ha visto lungo e possa realizzare in futuro una plusvalenza".

Com'è stata la trattativa con la Spal?
"Ho sempre creduto che per la Spal fosse da subito un giocatore da plusvalenza, è stata un'operazione ottima sia per loro che per il Ravenna. La trattativa è stata portante avanti da me e Fabio Lupo, è stato molto bravo a crederci".

Cosa ha visto in lui?
"E' un giocatore dove hai la sensazione che non gli devi dire niente, ti avvicini per sostenerlo e confrontarti con lui ma ha già tutto in testa. Ha qualità da giocatore importante". 

Si aspettava di Siena?
"E' una cosa veramente assurda, non saprei cosa dire. Una piazza così storica che non riesca a trovare stabilità, è tutto assurdo come l'avvicendamento di questi personaggi. Avrei voluto vivere in modo diverso la parentesi di Siena, quell'anno e quello successivo non era calcio".