Federico Maccarone ❤ Benedetta Bertolo

Federico Maccarone ❤ Benedetta BertoloTMW/TuttoC.com
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sabato 14 luglio 2018, 00:00Ho sposato 1 calciatore
di Claudia Marrone
La rubrica di TC, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano

Federico Maccarone, difensore classe '94 fresco di promozione e rinnovo con la Virtus Veecomp Verona, sua squadra da ormai quattro stagioni. Un lavoro, quello del calcio, che è anche una passione condivisa con la bella fidanzata Benedetta Bertolo, che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Benedetta, partiamo dalle origini: come-dove-quando vi siete conosciuti tu e Federico!
“La nostra storia risale ormai a diversi anni fa. Ci siamo conosciuti nel 2010, io mi frequentavo con un suo compagno di calcio e lui cominciò a scrivermi su Facebook, anche se all'inizio io non gli davo peso, ma anzi, lo vedevo come un amico, il mio migliore amico: gli raccontavo tutto e lui mi ascoltava, mi dava consigli, mi faceva aprire la mente . Dopo qualche mese sentii che i miei sentimenti per lui erano cambiati e presi l'iniziativa: il 20 giugno 2011 gli chiesi se voleva stare con me”.

E i fatti sembrano poi averti dato ragione...
“Per il momento si, iniziamo anche a parlare di futuro...”.

Progetti in vista?
“Per il momento non viviamo assieme, abitiamo nella provincia di Verona a 15 minuti di macchina l'uno dall'altro, ma abbiamo iniziato a parlare di convivenza”.

Diciamo che se a gennaio dovesse spostarsi, sarebbe magari una spinta in più, no?
“Bella domanda! Onestamente non saprei darti risposta, sarebbe una situazione da valutare, ma per il momento direi di no perché io qui ho un lavoro. Ma se dovesse capitare vedremo”.

Avete comunque vissuto anche a distanza la vostra relazione: che periodo è stato?
“Si, ci è già capitato di vivere a distanza, a esempio quando era a Barletta. Lui prendeva l'aereo per tornare su ogni settimana e qualche volta andavo giù io, 850 chilometri di distanza però non sono poco, e non è stato facile, sono sicura che non tante ragazze siano disposte a un sacrificio del genere: ci deve essere massima fiducia”.

Pensi quindi che il calcio abbia in qualche modo influenzato la vostra vita di coppia?
“Penso che attraverso il calcio puoi capire quanto ami una persona, perché la lontananza data dalle trasferte, dai ritiri, dai vai trasferimenti di città in città ti fa realizzare quando davvero puoi tenere a una persona. Di sicuro a noi ci ha rafforzato come coppia perché, nonostante siano passati sette anni, l'affiatamento è come prima se non di più”.



Ma a te piace questo sport?
“Fin da piccola sono appassionata di calcio, costringevo i miei genitori a guardare le partite alla sera anche se loro non sono sono proprio amanti del pallone. Sono milanista e lo è anche Federico per fortuna”.

Punti di unione importanti! (ridiamo, ndr)
“Assolutamente si! Pensa che a me piace molto andare anche allo stadio, sono sempre andata, ma negli ultimi tre anni passo molte domeniche a lavoro, mi è più difficile...ma quando posso corro a vedere Fede”.

Lui ha ricambiato questi tuoi “sacrifici” con qualche dedica?
“Essendo difensore centrale non fa tanti gol, però di quelli che ha fatto me ne ha dedicati un po’”.

Con i regali invece...come si comporta???
“A questo non saprei proprio rispondere. Forse, tra i regali materiali, gli orecchini di Chanel che mi ha fatto questo anno per il mio compleanno".

Ma torniamo un attimo al calcio: quale è stato il momento più bello della sua carriera?
“Il momento più bello della sua carriera è stato quando dalla Primavera del Chievo lo hanno chiamato dal SudTirol, che militava in Serie C: aveva appena compiuto 18 anni e quella è stata la prima soddisfazione. Ma anche il primo anno a Barletta fu per lui molto bello, aveva trovato continuità e una squadra molto affiatata”.

Se Federico pensava di aver evitato domande personali si sbaglia: pregi e difetti suoi!
“Quando è stanco o nervoso, o quando perde, non puoi parlargli, e io ho imparato che dopo le sconfitte va lasciato sbollire, aspetto di arrivare a casa e poi gli parlo. Ed è pure permaloso a dirla tutta. Però è una persona che sa ascoltare molto, immagazzina tutto ciò che gli viene detto e sa fare di conseguenza delle belle sorprese...poche, ma apprezzate! (ride, ndr) Nel suo piccolo cerca sempre di farti sentire al meglio. E quando vuole sa essere dolce, simpatico e molto socievole”.

C'è in qualcosa in particolare che vuoi dirgli attraverso questa intervista?
“Vorrei dirgli che lo amo tanto e che qualsiasi decisione prenderà in futuro io lo appoggerò sempre”.

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