Andrea Zanchetta ❤ Anna Garzone

Andrea Zanchetta centrocampista classe ’75, attualmente della Cremonese, ha iniziato la sua carriera quasi 16 anni fa con la squadra dell'Inter. Numerose sono state le diverse maglie da lui indossate. Tra queste ricordiamo: Foggia, Chievo e Reggina. In questa intervista sua moglie, Anna Garzone racconta la loro storia d' amore.

Come vi siete conosciuti?

“Da giovanissimi, a Biella. Io avevo 15 anni e lui 18, eravamo ad una partita di calcio per un torneo e io ero stata portata lì da mio fratello, lui invece era stato invitato per una premiazione. Insomma da allora non ci siamo più lasciati”.

Come hai capito che era l’uomo per te?

“E’ stato un colpo di fulmine, una forte attrazione fisica, l’ho capito fin da subito”.
 

Cosa ti ha colpito di lui?
“Indubbiamente la sua maturità e la sua umiltà. E’ un ragazzo serio, che non si è mai montato la testa, non ha arie da grande calciatore, è sempre rimasto sé stesso. Anche io non amo molto stare al centro dell’attenzione, siamo entrambi riservati”.

Come ti ha chiesto di sposarlo?

“Nessuna dichiarazione particolare, semplicemente un giorno si è presentato con un anello bellissimo e abbiamo incominciato a progettare le nozze. Siamo sposati da 12 anni, eravamo molto giovani, io avevo vent’anni, ma è una cosa venuta naturale, tornassi indietro lo rifarei. Ovviamente per il suo lavoro ci siamo dovuti trasferire più volte, ma per la mia famiglia sono disposta a fare tutto. Abbiamo vissuto bene in molte città, un po’ mi mancano gli affetti”.

Avete dei figli?

“Si, abbiamo due bambini bellissimi: Federico di 9 anni e Mattia di 5, hanno entrambi la passione per il calcio ovviamente. Sono cresciuti in questo ambiente e credo vogliano seguire le orme del padre”.

Che lavoro fai?
“Faccio la mamma a tempo pieno e sono molto orgogliosa. Mi danno molte soddisfazioni, non mi sono persa un attimo dei miei figli e poi non mi piace doverli affidare a baby - sitter o ad altri”.

Un difetto di Andrea?
“Sicuramente uno dei suoi difetti più grandi è il disordine. Io sono precisa, programmo tutto”.

Sei gelosa?

“Sono gelosa il giusto. Veramente il geloso è lui. Poi con questo lavoro, ho imparato che non si può essere gelose”.