Taranto, Giove: ''Dispiaciuto per la protesta dei tifosi. Con questa società ho chiuso''
Il presidente dimissionario del Taranto Massimo Giove, ai microfoni di Cronache Tarantine, ha parlato della manifestazione di ieri dei tifosi rossoblù e ha dato alcuni aggiornamenti sulla situazione attuale del club soprattutto in riferimento alla cessione societaria. Il presidente ha parlato anche della partita di Benevento, di Capuano e della presa di posizione del sindaco di Taranto sulla consegna del titolo sportivo. Ecco le sue dichiarazioni:
Sulla manifestazione di ieri dei tifosi del Taranto: ''Mi è dispiaciuto anche se la protesta non era rivolta solo contro di me, ma ha coinvolto il sindaco, il commissario Ferrarese, chiamando in causa tutte le componenti che circondano questa situazione. Io posso ribadire la mia presa di posizione: con il Taranto ho chiuso, non voglio saperne più nulla, per questo ho affidato a Fabrizio Lucchesi il compito di traghettatore fino a quando non si presenterà qualche investitore credibile. I tifosi devono preoccuparsi di avere lo Iacovone, attraverso la piena disponibilità dello stadio passa la vita del club''
Sulla situazione circa la cessione societaria e le varie manifestazioni di interesse di questi giorni: ''C'è una piccola trattativa al momento a cui sinceramente non do più del 10% di fattibilità. Gli interessi possono esserci, ma si deve verificare la solvibilità del gruppo. A Taranto ci sono tante persone intelligenti, sono certo che prima o poi si riuscirà a trovare una soluzione''
Sulla sua possibilità di permanenza all'interno della società: ''Io ho completamente chiuso questa esperienza e il motivo è molto semplice: non si può fare calcio senza lo stadio. Sono stato tradito dalle istituzioni, conservo traccia di quanto affermò il ministro Abodi, della possibilità che i lavori di ristrutturazione si sarebbero eseguiti a settori. Io volevo difendere i colori rossoblù, se un ministro fa queste rassicurazioni sul futuro... Potrei tornare sul discorso dell'iscrizione, sul modello Tulps rilasciato dal Comune sul quale c'è l'indicazione che avremmo giocato a Taranto come l'anno scorso a capienza piena. Poi arriva questa nota che dal 30 settembre dobbiamo trovarci un'altra sede. Io ho stima di Ferrarese, ma anche lui sa che lo stadio di Massafra non può essere utilizzato in deroga. La realtà è che dal 1 ottobre non ci sono campi disponibili in Puglia. I Giochi devono portare beneficio sul territorio, invece ci sono anche tanti club minori che non si sono iscritti come Talsano o Statte. Ho assistito solo a rimbalzi di responsabilità che hanno creato confusione. E poi da imprenditore mi preme sottolineare come dai previsti 20 milioni, ci sia stata un'evoluzione nel discorso di spesa per ristrutturare lo stadio fino a cifre che ritengo assurde, sperando sempre che i tempi siano rispettati. E nessuno nei quattro anni precedenti si è preoccupato di trovare una sede alternativa. Non è per polemica è solo una constatazione dei fatti. Nessun presidente in Lega Pro può reggere due anni fuori casa”
Sulla partita di Benevento: "Da tifoso mi ha rattristato, ma siamo andati ad onorare la presenza con i mezzi che abbiamo ora a disposizione. Sono convinto che Lucchesi in tempi brevi sceglierà l'allenatore e formerà una squadra di giovani che possa reggersi sul concetto dell'autogestione, con l'obiettivo di lottare e ottenere la salvezza. Lucchesi ha un profilo altissimo, gli sono grato per aver accettato questa sfida anche per i rapporti che ci legano''
Su Capuano: "Purtroppo devo sottolineare che ha abbandonato la nave. Lui e i suoi collaboratori hanno inviato un identico certificato medico e credo ne arriveranno degli altri. Ma di questi aspetti se ne occupa Lucchesi che sa come andare avanti e so che ha tentato in tutti i modi di riallacciare i rapporti con il tecnico. Io però non mi curo più di queste faccende, sono fuori e non voglio saperne più nulla''
Sul sindaco Melucci e la consegna del titolo sportivo: "Il sindaco deve fare il sindaco. Io non voglio alzare i toni ma se siamo arrivati a questo punto ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Non voglio fare discorsi dietrologici sullo Iacovone, ma certamente il primo cittadino non può fare queste dichiarazioni. Se ha qualche amico in Comune, che ritiene possa fare del bene al calcio tarantino, hanno il mio numero e mi possono contattare, ma ad oggi non è accaduto''